Reggina: il patron Ballarino tra ripescaggio, programmazione, futuro

"In caso di C non smembreremo ma aggiungeremo per migliorare e disputare un campionato di assestamento"

Reggina Lfa Reggio Ballarino (2)

Il giorno dopo la vittoria sulla Scafatese, interviene ai microfoni di RadioVideotouring il patron Ballarino: “Voglia di arrivarci comunque, la squadra era stanca, si rincorre da due anni. Non abbiamo potuto prepararli questi play off perchè siamo stati costretti a inseguire sempre. Si è giocato molto con la testa e con il cuore piuttosto che con le gambe.

Leggi anche

Noi non conosciamo le situazioni economiche degli altri, sono state fatte le regole e bisogna applicarle, chiediamo solo questo. Un fatto è certo, il mondo del calcio è in difficoltà. Adesso chi di competenza farà le sue indagini e l’Agenzia delle Entrate darà le sue risposte, certamente non è ripetibile una situazione come quella di quest’anno con Turris e Taranto, sarebbe un altro campionato farsa. Ricordiamo che in serie B ci poteva andare l’Audace Cerignola mentre ora si sta giocando i play off e potrebbe non farcela.

Leggi anche

La mia idea di calcio è quella di un azienda, dove l’obiettivo non è fare fallire una società, ma crescere, direi che questo è qualcosa di diverso. Se vogliamo crescere, bisogna basare tutto sulla programmazione partendo dai giovani da portare in prima squadra. Il centro sportivo che ha un costo importante sul nostro bilancio, ha solo l’obiettivo di portare calciatori in prima squadra.

Costruire sulle vittorie è più facile, ma il riconoscimento che arriva all”esterno ci fa veramente grande piacere. Sulla prima squadra vorrei aggiungere: dopo due anni di lavoro dove siamo stati tanto criticati, quanta gente di Reggio Calabria abbiamo riportato nuovamente alla Reggina, questo per noi è un valore aggiunto e in questa stagione tutti hanno dato qualcosa in più anche per questo motivo.

In questo organico ci sono tanti giocatori in grado di disputare anche la serie C. A prescindere dalla categoria, non andremo a smembrare ma aggiungere per migliorare e disputare un campionato di assestamento e senza patemi d’animo. Se guardiamo attentamente cosa ha in testa la federazione, con il tetto massimo della spesa che può affrontare una società, è ovviamente un chiaro segnale e un invito a programmare e non a sperperare, perchè finito quel momento, l’attimo successivo e il fallimento”.