Due perle, tre punti. La Reggina batte anche il Pordenone, settimana amaranto da incorniciare

Tre partite, nove punti. Nel momento decisivo della stagione, la Reggina ruggisce e mette il timbro sulla salvezza

La Reggina fa tutto in sette giorni. Tre le sfide ravvicinate e decisive per gli amaranto nell’ultima settimana, nemmeno il più inguaribile degli ottimisti poteva pensare al jackpot totale. Invece va proprio così, la Reggina batte anche il Pordenone grazie ai gol nella ripresa di Menez e Di Chiara e brinda (almeno sul campo, considerati i problemi di salute del presidente Gallo ed economici del club) ad una settimana da applausi.

Le formazioni iniziali

Stellone aveva annunciato un’altra mezza rivoluzione rispetto alla trasferta vittoriosa sul campo della Spal e così è. Reggina che conferma il 3-4-2-1 visto tre giorni fa, l’unica punta è Montalto con Menez e Folorunsho alle sue spalle. In mezzo al campo Crisetig ed Hetemaj, Kupisz e Giraudo gli esterni a tutto campo.

Privo di Cionek e Stavropoulos e con Aya non al meglio, Stellone non ha spazio per scelte in difesa: via libera per Amione, affiancato da Loiacono e Di Chiara. Rivas, Lakicevic ed Ejjaki gli altri indisponibili.

Pordenone che arriva al Granillo da ultimo in classifica e sul piatto ha le ultime chance salvezza da potersi giocare. Mister Tedino (assente, in panchina il vice Marchetto) sceglie il 4-3-1-2, Gavazzi assiste il duo offensivo composto da Cambiaghi e Candellone.

45 minuti di sbadigli

Il primo squillo è degli ospiti, con il tiro di Gavazzi che al minuto 8 termina alto. La Reggina risponde dopo 120 secondi, il cross basso di Folorunsho non trova la deviazione a pochi metri dalla porta di Menez.

Al 17′ il Pordenone spreca la chance dell’1a0: uno-due Cambiaghi-Candellone dopo un’incertezza di Amione, l’attaccante classe ’97 ex Sudtirol ha sui piedi un rigore in movimento ma calcia alto. La Reggina prova ad alzare il baricentro, al 21′ Giraudo crossa per Montalto, deviato dal diretto avversario il colpo di testa dell’ex Bari.

Gli amaranto provano a fare la gara ed attaccano costantemente con 6-7 uomini, mancano però idee ed incisività. Menez ciondola senza troppa convinzione, l’intesa con Folorunsho alle spalle di Montalto funziona a tratti. Si va negli spogliatoi senza altre ‘emozioni’ aggiuntive rispetto alle poche viste nella prima mezz’ora.

Stellone non apporta cambi ad inizio ripresa, per il Pordenone invece dentro Voki e Butic. Quest’ultimo si divora il gol dello 0a1 al minuto 54, sul cross basso di Cambiaghi non trova l’appuntamento con la porta praticamente a colpo sicuro.

Due perle, tre punti

E’ la seconda occasione mancata dagli ospiti, è forse il segnale per la Reggina di approfittare delle amnesie altrui. Amaranto che vanno involontariamente vicini al vantaggio al 59′, Perisan però salva sul quasi autogol di Perri. Stellone opera i primi cambi al 60′: dentro Adjapong e Cortinovis, fuori Hetemaj e Giraudo.

Al 66′ il lampo che abbaglia il Granillo all’improvviso. E’ ancora Montalto ad accendere la luce, stavolta non è un eurogol da 70 metri ma un’imbucata perfetta per Menez: il francese gioca con gli avversari, con il tempo e le coronarie dei tifosi amaranto, ma dopo diverse finte e aver fatto sedere Perisan, deposita da posizione angolata a porta vuota.

Reggina davanti, Stellone si conferma coraggioso e dalle scelte inusuali. Il premio per Menez dopo il gol è…la sostituzione, con il francese e Kupicz che lasciano il campo a Bellomo e Galabinov. Nonostante il vantaggio, gli amaranto aumentano il peso offensivo, precisa la volontà del tecnico di non accontentarsi e chiudersi a gestire l’1a0.

Il Pordenone spinge, la Reggina contiene senza rischiare più di tanto: Stellone riequilibra l’assetto con l’inserimento di Bianchi per Montalto. Paure e sofferenze durano pochi minuti, al minuto 86 arriva l’arcobaleno che significa triplice fischio anticipato: perfetta la punizione di Di Chiara dai 25 metri, Perisan sorpreso dalla parabola del terzino amaranto. Il Pordenone non si arrende e nel finale ci prova prima con Butic e poi con Barison, ma il risultato non cambia.

Finisce 2a0, si conclude nel migliore dei modi la settimana più importante della stagione. Nove punti in sette giorni, Reggina che sale a quota 32 e si piazza all’undicesimo posto. In attesa di capire cosa succederà fuori dal campo, gli amaranto hanno messo in cascina fieno fondamentale per la salvezza.

Nel prossimo turno, mercoledi alle 18.30, la formazione di Stellone affronterà in trasferta il Frosinone, appostato nelle ultime poltrone play-off. Un risultato positivo potrebbe nuovamente stravolgere le carte di una stagione amaranto ricca di sorprese, colpi di scena e cambi di programma.