Reggina: dall’illusione della rinascita, all’umiliazione per l’ennesimo crollo
Ballarino assente, i tifosi prendono di mira il presidente Minniti e a fine gara il DG Praticò
02 Novembre 2025 - 22:00 | Redazione

“Mister: chiede ai tifosi di sostenere la squadra…. Noi: sosteniamo la maglia perché è nostra… Voi: quando vi prenderete le vostre responsabilità? Società: non degna di rappresentare la nostra città”.
Con questo striscione, la Curva Sud ha accolto la Reggina al Granillo. Un messaggio diretto al tecnico Torrisi che, alla vigilia, aveva chiesto il sostegno del pubblico per uscire dal momento difficile. La risposta dei tifosi è stata chiara: il sostegno va solo ai colori, non a chi li rappresenta.
In campo, invece, è arrivata un’altra sconfitta, grave e pesante. Dopo il timido segnale di San Cataldo, la Reggina è tornata a mostrare tutti i limiti che ne stanno segnando la stagione. Contro la capolista Nuova Igea, gli amaranto hanno offerto una prova spenta, priva di idee e occasioni da gol. Un pizzico di buona volontà in più rispetto alla gestione Trocini, ma nessun reale passo avanti.
La distanza dalla vetta ora è di dieci punti, con dieci squadre davanti e una zona playout evitata solo per la differenza reti. E così dall’illusione unita a speranza di una rinascita, all’ennesima umiliazione che i tifosi amaranto sono stati costretti a subire, questa volta cedendo l’intera posta in palio alla Nuova Igea, capolista di un girone decisamente mediocre.
Nonostante Torrisi continui a ripetere che il percorso è ancora lungo e che i punti in palio sono tantissimi, la sensazione è che da questa situazione è sempre più difficile uscirne e che il mercato è troppo lontano per pensare di operare una serie di aggiustamenti.
Il patron Ballarino, dopo la dura contestazione subita nella precedente gara casalinga, ha preferito non presentarsi allo stadio. Nel mirino della Curva è finito stavolta il presidente Minniti, duramente contestato nel corso della partita, mentre a fine gara è toccato al direttore generale Praticò, rimasto unico dirigente in tribuna dopo l’ennesimo ko.
Un altro pomeriggio amarissimo, che colloca la Reggina in bilico tra la delusione e la sfiducia di una piazza che continua a pretendere rispetto per la propria maglia e che vede quell’obiettivo che in tanti si dava quasi per scontato, sempre più lontano se non addirittura ormai impossibile da raggiungere.
