Mettetevi una mano sulla coscienza, la Reggina deve andare in serie C

Le responsabilità sono di tutti, ma l'appello lo rivolgiamo a chi scende in campo

Reggina formazione

Dopo la pesante sconfitta nel derby contro il Messina, la Reggina ha dichiarato di voler cambiare rotta. La società amaranto, a seguito di un incontro tra le parti, ha confermato la fiducia al progetto tecnico e ha deciso di non intervenire sulla posizione di mister Trocini, come indicato nel comunicato ufficiale diffuso ieri. C’è stato un attacco forte di Ballarino, soprattutto verso la squadra definendola “ridicola” e sottolineando come l’allenatore, con i suoi pregi e i suoi difetti, non fosse responsabile delle disattenzioni in campo. La società ha di conseguenza scelto di non prendere alcuna decisione drastica. Prevedibile.

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Il patron amaranto aveva chiarito subito dopo la partita che non erano ammissibili atteggiamenti di superficialità in campo, facendo riferimento a una squadra che non aveva messo determinazione e cuore. Le responsabilità, invece, sono di tutti, società, staff dirigenziale, tecnico e calciatori, probabilmente da definire sono solo le percentuali.

Ma siccome oggi l’unica cosa che ci interessa è il raggiungimento dell’obiettivo, l’appello lo rivolgiamo ai giocatori, coloro che scendono in campo e che non hanno ancora mostrato la consapevolezza di cosa rappresenti indossare la maglia della Reggina, la città che rappresentano. L’obiettivo da raggiungere lo conoscono bene, perchè troppe e tante volte è stato ribadito e basta con la storia della pressione dell’ambiente, non tiene, non ha senso: bisogna solo tornare a vincere e dimostrare, non solo ai tifosi ma a tutta la città, di essere pronti a lottare per la causa, di costruire una reazione che duri nel tempo.

Fortunatamente, il livello del girone, almeno per il momento, lascia ancora qualche margine di recupero. Questo, però, non può essere un alibi. La mediocrità della competizione non deve abbassare le aspettative, ma piuttosto servire da stimolo per dimostrare che la Reggina ha le potenzialità per risalire e guadagnare quel posto che necessariamente deve essere conquistato alla fine di questa stagione.

Da qui in avanti, non ci sono alternative alla vittoria, c’è bisogno di un cambiamento radicale sul campo e dovrà dimostrare subito di essere in grado di rispondere con forza, iniziando dalla prossima partita. La promessa di una reazione immediata da parte dei giocatori è ora una responsabilità che va mantenuta. La sfida per la Reggina, però, è quella di non trasformare questa presa di coscienza in un fuoco di paglia. La determinazione mostrata nel breve termine dovrà essere solo l’inizio di un percorso di riscatto.

E per richiamare una frase di mister Trocini nel giorno del suo ritorno sulla panchina amaranto: “Se non vinciamo il campionato, tutti via“. Ma stavolta veramente…