Reggina, Taibi: 'Se penso a quello che mi avevano detto di Bellomo, ma poi...'

"Era un pallino del presidente, per questo ci ho voluto parlare più volte"

Ospite di Passione Amaranto, il DS Taibi ha parlato del mondo Reggina, della sua esperienza da calciatore prima e direttore adesso. Poi un passaggio sulla costruzione della squadra e l’individuazione dei giocatori: “La scelta è stata fatta prima sugli uomini, poi i calciatori. Le relazioni ed i rapporti con il mondo del calcio mi consentono di avere referenze su quelli che sono i miei obiettivi. Se quattro persone su quattro ti parlano bene di una persona, allora vai sul sicuro”.

Può succedere il contrario? Cioè che ti parlino non bene e poi quella persona ti sorprende favorevolmente? “Assolutamente si e vi faccio anche il nome. Bellomo era un pallino del nostro presidente, ma in tanti dopo averne esaltato le sue doti, mi avevano parlato di lui come una testa calda. L’ho voluto incontrare più volte e Nicola con molta umiltà ha riconosciuto i suoi errori, ma allo stesso tempo mi ha riferito di essere maturato grazie anche alla famiglia, i figli. Per me ha rappresentato la classica eccezione che conferma la regola.

Quando si gioca e si vince è più facile fare gruppo, Bellomo è stato straordinario nei nostri momenti di difficoltà ad incoraggiare i compagni di squadra, anche quando il mister non lo schierava nell’undici titolare. Davvero un ragazzo eccezionale”.