Il solito Galabinov, la Reggina sorride: successo amaranto sul campo del Vicenza

Prima vittoria esterna per la Reggina, che sale al sesto posto in classifica. Decide il solito Galabinov nel primo tempo. Il racconto della gara

Primo squillo esterno per la Reggina di Aglietti. Dalla testa…alla coda: dopo la trasferta sul campo del Pisa primo in classifica, la formazione di Aglietti al rientro dopo la sosta gioca ancora lontano dal Granillo, in casa del Vicenza penultimo. Stavolta l’esito è differente, una buona Reggina (soprattutto nel primo tempo) porta a casa i tre punti, confermando una solidità importante nella fase difensiva. Decide il solito Galabinov alla mezz’ora del primo tempo, il Vicenza prima e dopo il gol subito colpisce due legni ma non riesce a bucare la difesa amaranto.

Le scelte iniziali

Reggina con il solito 4-2-3-1. Tra squalifiche (Micai), infortuni (Regini) e scelte tecniche (Lakicevic), Aglietti rivoluziona la difesa. Davanti a Turati si ricompone la coppia Cionek-Stravropoulos, Loiacono e Di Chiara sulle corsie esterne. Bianchi e non Hememaj il partner di Crisetig in mezzo al campo, Menez ritrova la titolarità dopo l’infortunio e ai suoi lati dietro l’unica punta Galabinov si piazzano Ricci e Bellomo.

Il Vicenza di Brocchi propone la temibile coppia offensiva Longo-Diaw, alle loro spalle Dalmonte nel 3-4-1-2 scelto dal tecnico dei biancorossi.

Complice il giorno e l’orario (si gioca di sabato pomeriggio) al ‘Menti’ non sembra andare in scena una gara di serie B italiana ma del campionato inglese: pochi tatticismi, continui capovolgimenti di fronte ed emozioni a volontà. Esce meglio la Reggina dai blocchi di partenza, Galabinov anticipato da Padella dopo 3 minuti, amaranto che rischiano su una ripartenza del Vicenza, non finalizzata da Dalmonte su assist di Diaw.

Il Vicenza sbaglia, Galabinov no

I padroni di casa vanno vicini al vantaggio al minuto 15, la punizione del talento scuola Juventus Ranocchia scheggia la traversa. Reggina che risponde sempre con Galabinov, la deviazione aerea del centravanti amaranto su servizio di Di Chiara si perde sul fondo. Attorno alla mezz’ora la sliding doors della gara: il Vicenza con Diaw mette paura a Turati (conclusione di poco a lato), la Reggina invece con l’implacabile Galabinov mette le mani sui tre punti. Sugli sviluppi di un corner, l’ex Spezia controlla e di destro spedisce alle spalle di Grandi.

Il finale di frazione è favorevole ai padroni di casa, che pressano alla ricerca del pareggio. La mira di Longo però non è delle migliori, Diaw e Dalmonte i più attivi per la formazione di Brocchi. Prima dell’intervallo episodio dubbio in area amaranto, il contatto tra Cionek e Diaw però per il direttore di gara non vale un calcio di rigore.

Inizia la ripresa, gli insostenibili ritmi del primo tempo prevedibilmente calano in modo vistoso. Buon per la Reggina, che ha tutto l’interesse a difendere il vantaggio senza concedere campo agli avversari. Brocchi inserisce Taugourdeau e per centimetri non si rivela la mossa perfetta: il centrocampista ex Albinoleffe al 60′ infatti con una botta su punizione dalla distanza centra il palo alla destra di Turati, tap-in complicato per Diaw che manda sopra la traversa.

Le emozioni e il calcio ‘english style’ del primo tempo sono un ricordo,  la Reggina si difende con ordine (non disdegnando la difesa in 5 in alcuni momenti) mentre il Vicenza preme senza però riuscire a rendersi pericoloso. Squadre stanche, Aglietti e Brocchi pescano a piene mani dalla panchina: il tecnico amaranto inserisce prima Laribi e Hetemaj per Ricci e Bianchi, successivamente Rivas per uno sfinito Menez e infine completa le 5 sostituzioni con Lakicevic e Cortinovis per Loiacono e Bellomo.

Come spesso accade, la stanchezza è a favore di chi deve difendere il vantaggio e mette il campo in salita per chi prova a pareggiare i conti. La Reggina nel finale non rischia nulla al di là della stanchezza (sono infatti dieci i cambi complessivi, squadre rivoluzionate rispetto al fischio d’inizio) grazie ad una solidità e compattezza nella propria metà campo che è senza dubbio il tratto distintivo della prima parte di campionato. Finisce 0a1, la Reggina espugna Vicenza e sale al sesto posto in classifica con 13 punti.

Nel prossimo turno gli amaranto tornano al Granillo in una sfida dal sapore nostalgico di serie A. In riva allo Stretto infatti domenica 24 ottobre arriverà il Parma di Buffon.