Affidamento Miramare, Sgs. 'Curiosa coincidenza, il Comune ci ha risposto oggi'

La rabbia della società Sgs dopo mesi di tira e molla. Sarà la volta buona?

“Non confondere le coincidenze con la fede”, recita un celebre detto. Deve essere stata incrollabile la fede della società Sgs, aggiudicataria dell’Hotel Miramare di Reggio Calabria. Dopo mesi di tira e molla, e una rabbia evidentemente pronta ad esplodere nella conferenza annunciata giorni fa e prevista per questa mattina, è arrivata puntuale la comunicazione da parte dell’amministrazione comunale.

Legali Sgs Miramare 2

Sgs: “Non crediamo alle coincidenze”

Gli avvocati Alessandro Andriani e Fabio Furci, legali della Sgs, durante la conferenza organizzata presso il Cineteatro Metropolitano di Reggio Calabria, hanno illustrato lo stato delle cose aggiungendo l’inaspettata novità dell’ultim’ora.

“La Sgs aspettava da tempo una risposta dall’amministrazione comunale riguardo la stipula del contratto. La Pec con la convocazione al 1 aprile è arrivata questa mattina, curiosamente dopo che era stata annunciata la conferenza stampa. Non crediamo alle coincidenze, speriamo almeno sia la volta buona”, sospirano i legali.

La Sgs attende di poter stipulare il contratto così da poter concretamente entrare all’interno del Miramare e avviare la ristrutturazione necessaria prima di far rinascere lo storico immobile presente sul lungomare reggino.

I legali della società, nel corso della conferenza, hanno ripercorso le tappe salienti che hanno portato alla situazione attuale.

“Il Comune, in contrasto con quello che pretendeva il bando, voleva che l’importo della polizza fosse parametrato all’intero periodo di locazione.  Il Tar ha dato torto al comune e disposto l’aggiudicazione alla società Sgs, poi la procedura è rimasta bloccata fino al maggio del 2020, quando il Comune ha fatto la revoca dell’aggiudicazione che ha portato la Sgs a fare un secondo ricorso.

Il Tar a quel punto ha sospeso la nuova revoca e ha accolto le nostre istanze. Dopo questa seconda ordinanza del Tar, e due diffide invitate dalla Sgs, sono state avviate trattative con il Comune cosi da pervenire alla stipula del contratto. Tra le parti sembrava fosse raggiunto un accordo, mancava solo la firma del contratto”.

I legali proseguono nel racconto della vicenda, amareggiati per i continui tira e molla dovuti ad una burocrazia a loro dire lenta e incerta.

“Dopo ulteriori incontri per limare l’atto di transizione, arrivava sempre la richiesta di documentazione integrativa, che la società ha sempre prontamente prodotto. Nonostante questo però la stipula del contratto non è mai arrivata, senza la firma non si possono avviare i lavori. Fino a questa mattina, quando è stata ricevuta la Pec con la richiesta di incontro fissata per il prossimo 1 aprile.

Il dirigente competente del settore è quello delle Attività produttive, la verità emersa è che occorre una condivisione tra più dirigenti. Uno vuole acquisire pareri rispetto all’altro, cosi si perde molto tempo e si fanno continue verifiche che portano a creare malumori nella società e nei cittadini. Il sindaco Falcomatà in questo caso non ha responsabilità, che sono della burocrazia. I dirigenti competenti hanno sempre un dubbio o una perplessità, quando invece le cose di cui stiamo parlando richiedono un’ora di tempo’, sottolineano amareggiati i legali della Sgs. Che sia la volta buona?