Reggio, che tristezza: giornalista di Rtv aggredito da un gruppo di persone

Il giornalista Cesare Minniti aggredito in zona San Brunello

Il mestiere del giornalista diventa ogni giorno più rischioso, nei teatri di guerra come tra le vie della propria città. Le minacce e gli avvertimenti, a tutte le latitudini, sono all’ordine del giorno e a volte scaturiscono in atti violenti più o meno gravi. Per questo, svolgere il lavoro con professionalità e in piena libertà diventa sempre più complicato.

Reggio Calabria, in questo senso, purtroppo non fa eccezione. Anche una semplice video ripresa, parte essenziale del lavoro di un reporter, può diventare un problema.

Di esempi ne abbiamo tanti e anche illustri. Essere un rappresentante del Quarto potere, il cane da guardia della democrazia, in una situazione del genere, in una società sempre più imbastardita, è divenuto pericoloso.

Ne sa qualcosa il collega Cesare Minniti, suo malgrado aggredito nell’esercizio della sua professione, colpevole di voler riprendere (a Reggio, zona San Brunello) con la sua telecamera ciò che per qualcuno non si doveva.

Accompagnato in ospedale dopo l’aggressione (durante la quale gli è stato anche sottratto lo smartphone), ha subito traumi e lievi ferite che hanno richiesto 7 giorni di prognosi.

A lui va la vicinanza della redazione di CityNow.