Reggio non si broglia in Prefettura, Morisani: 'Sia fatta luce sulla vicenda'

Il resoconto dell'incontro tra il comitato Reggio non si broglia ed il Prefetto Mariani

Una delegazione del comitato civico “Reggio non si broglia” è stata ricevuta in Prefettura per la consegna delle istanze firmate dal comitato negli scorsi giorni.

Il comitato Reggio non si broglia incontra il Prefetto Mariani

Morisani

Ai microfoni di Citynow Pasquale Morisani ha rilasciato la seguente dichiarazione:

“Sua Eccellenza il prefetto era già a conoscenza di questa iniziativa popolare. La sensibilità della città registrata a Piazza Camagna, assolutamente spontanea e per certi versi oltre ogni nostra previsione, è la testimonianza di come questa petizione non è un esercizio dialettico politico ma è l’espressione invece di un sentire cittadino rispetto ad una vicenda grave che rischia di falsificare l’intero consiglio comunale.

Il primo dei punti sulla quale ci siamo confrontati con sua Eccellenza, continua Morisani, riguarda proprio la legittimità delle elezioni. E’ stato chiarito più volte come l’eventuale votazione di alcuni consiglieri, che in sede di rielaborazione del dato elettorale non dovessero risultare confermati, magari tra qualche mese, dopo il vaglio della magistratura, finirebbe per delegittimare la stessa validità politica del consiglio comunale di Reggio Calabria.

E’ chiaro che la Prefettura non ha i poteri, non ha la facoltà di intervenire in questa fase perché il provvedimento amministrativo non sarebbe motivato se non ci sarà una pronuncia di un giudice del TAR, ma proprio alla luce di un’indagine così articolata e che riguarda direttamente la legittimità elettorale bisognerebbe prendere atto di un principio di cautela che quanto meno giustificasse un rinvio.

L’azione del comitato “Reggio non si broglia” è un’azione di iniziativa popolare che legittimamente è prevista dalla Costituzione ripercorrendo la famosa gerarchia delle fonti e non al contrario. Nulla ha perciò a che vedere coi ruoli costituzionali”.

Spetta al sindaco convocare, sospendere o annullare il provvedimento

“Il Prefetto inoltre, aggiunge Morisani, ha rimarcato come in questa fase i poteri amministrativi siano limitati perché le elezioni per una città metropolitana rientrano come elezioni di secondo livello quindi la convocazione o l’annullo dei comizi non spetta all’autorità governativa ma direttamente al sindaco quindi spetta alla massima espressione della Città Metropolitana convocare, sospendere o annullare lo stesso procedimento.

E’ chiaro che la partita è prima di tutto politica” Abbiamo apprezzato le precisazioni del Prefetto . L’azione della magistratura è stata tempestiva e articolata e quindi ha bisogno dei suoi tempi . Prendiamo atto che la vicenda comunque si sta sviluppando in tempi piuttosto veloci.
L’opinione pubblica è preoccupata e legittimamente richiede con forza e chiarezza che sia fatta luce su questa vicenda”.