Brogli elettorali, gli avvocati di Castorina presentano ricorso in Cassazione

Dopo la conferma dei domiciliari del Tribunale del Riesame, gli avvocati dell'ex consigliere hanno deciso per il ricorso in Cassazione

Dopo che il Tribunale del Riesame ha dato conferma dei domiciliari per Nino Castorina, gli avvocati hanno deciso di fare ricorso in Cassazione.

Ricorso in Cassazione per Castorina

Nino Castorina

Riceviamo e pubblichiamo la nota inviata dai legali nominati da Castorina, Natale Polimeni e Francesco Calabrese:

“A seguito della notifica delle motivazioni dell’ordinanza del Tribunale del Riesame con cui è stata confermata la misura cautelare degli arresti domiciliari, l’avv. Castorina ha conferito mandato ai propri legali, gli avvocati Natale Polimeni e Francesco Calabrese, sia al fine di proporre ricorso per Cassazione avverso il citato provvedimento, sia al fine di avviare tutte le iniziative giudiziarie (civili e penali) volte a garantirne la miglior tutela nei confronti di quanti (giornalisti, addetti ai lavori e non) hanno variamente esorbitato i limiti del diritto di cronaca giudiziaria e di critica, attraverso interpretazioni sommarie di informazioni frammentate e finanche di dati ed atti di indagine acquisiti e diffusi in maniera parziale, con il chiaro intento di suscitare l’interesse dell’opinione pubblica su un caso giudiziario i cui fatti specifici sono a tutt’oggi ancora da accertare in contraddittorio.

Le azioni da avviare sono, dunque, chiaramente finalizzate a preservare l’avv. Castorina dagli ingiusti ed illegittimi effetti innescati dal deprecabile meccanismo, ben identificato dal famoso scrittore Daniel Soulez Larivière, come “circo mediatico giudiziario”, ovvero da quella patologica rappresentazione di eventi da parte dei mezzi di comunicazione di massa, che mettendo in piedi percorsi extra-processuali di esaltazione ed esasperazione delle notizie di cronaca,
finiscono per ingenerare un effetto di amplificazione che trascende l’evento stesso e che, senza trovare fondamento nella conoscenza dei fatti ed atti di causa, rischia di pregiudicare la serenità del futuro giudizio, in spregio al dovere di corretta informazione”.

avvocati Natale Polimeni e Francesco Calabrese