Reggio, brogli al comune. Castorina: 'Non ho commesso reati'

Il consigliere comunale ha dichiarato la sua estraneità alla montagna di reati di cui la Procura di Reggio Calabria lo accusa

Si è difeso Nino Castorina, dichiarando la sua estraneità alla montagna di reati di cui la Procura di Reggio lo accusa.

Castorina estraneo ai fatti

nino castorina

Davanti al tribunale della libertà, l’ex recordman di preferenze del Pd in consiglio comunale, ha rilasciato una serie di dichiarazioni spontanee per ribadire la sua estraneità al “mercato” delle tessere elettorali che lo stesso Castorina, insieme ad una serie di personaggi legati alla sua struttura politica, avrebbe raccattato in nome e per conto di altrettanti ignari anziani cittadini di Reggio: un centinaio di tessere elettorali finite poi nelle urne, questa l’ipotesi degli investigatori, a totale insaputa dei malcapitati elettori (quasi tutti compresi tra gli 80 anni e il secolo abbondante, molti dei quali ammalati da tempo) che di andare al seggio non ci avevano nemmeno pensato. Una storia surreale che è arrivata a comprendere anche quattro elettori che il giorno del voto, erano già passati a miglior vita.

Revoca della misura cautelare

I legali del consigliere finito ai domiciliari nel dicembre scorso, gli avvocati Natale Polimeni e Francesco Calabrese, hanno presentato ai giudici domanda di revoca della misura cautelare sulla quale il tribunale si esprimerà nei prossimi giorni. Nel fascicolo dell’indagine intanto è finito anche il verbale con l’interrogatorio di garanzia dell’altro indagato di questa vicenda, il presidente di seggio, Carmelo Giustra.