Reggio, lavoratori USB-CooLap: continua l'occupazione dell'ASP 5

"L’occupazione si fermerà solo dopo la soluzione delle problematiche" così la nota. Solidarietà da Vescovo e Chiesa di Reggio Calabria

L’USB ed il COOLAP, nel confermare l’occupazione ad oltranza della sede dell’ASP, ringraziano il Vescovo e la Chiesa di Reggio Calabria per la solidarietà
assoluta espressa con sensibilità verso “gli ultimi, gli esclusi” individuando in essi in primis le persone sofferenti, ma anche i lavoratori che per la scellerata gestione della Regione ormai restano destinati alla disoccupazione, dopo 30 anni di onorato servizio in favore dei più deboli.

L’Arcivescovo di Reggio Bova si è impegnato a seguire la vicenda ed “esorta le Istituzioni ad accogliere le istanze ragionevoli degli operatori del settore che lavorano per la dignità di questi pazienti così duramente provati. Anche per questo, è necessario che venga rispettato e attuato l’articolo 32 della Costituzione. Tale pronunciamento della nostra carta costituzionale garantisce i diritti sia degli ammalati che dei loro famigliari e tutela anche gli operatori del settore”.

L’impegno del Vescovo è in assoluta contrapposizione con la latitanza della Regione Calabria, anzi con l’ostracismo dimostrato verso la soluzione di problematiche dall’ente stesso arbitrariamente, colpevolmente e forse persino volutamente create.

È altresì in contrapposizione con la classe politica locale che, evidentemente, considera poco importante la vicenda. Nessuna voce si è alzata per sostenere la lotta dei lavoratori . Per non parlare degli amministratori. Solo la dr.ssa Di Furia ha espresso il proprio pensiero e la propria azione in coerenza con quello
che dovrebbe essere il mandato affidato alla pubblica amministrazione, dimostrando attenzione verso la tutela della salute mentale, scevra da interessi ben diversi come accaduto con diversi altri referenti.

È non sarà probabilmente un caso che l’attuale Direttore generale dell’ASP 5 proviene da una Regione diversa, ed è pertanto scevra della parte negativa della “calabresità” espressa da tanti amministratori.

L’USB ed il Coolap sottolineano che l’occupazione si fermerà solo dopo la soluzione definitiva delle problematiche.