Reggio, maltrattamenti e messaggi aggressivi: uomo dai domiciliari torna in carcere

Anche se in regime di domiciliari, l'uomo ha continuato, a mezzo telefonico, a inviare messaggi alla figlia minore

Un uomo di 41 anni, a processo dinanzi al Tribunale di Reggio Calabria in Composizione Collegiale per maltrattamenti in famiglia nei confronti della moglie e della figlia minore, si è visto revocare la misura degli arresti domiciliari ed è stato nuovamente trasferito presso una struttura carceraria.

L’imputato, era stato arrestato il 3 marzo 2022 a seguito della denuncia della moglie. Il 7 luglio 2022 però al 41enne gli veniva concessa la misura della detenzione domiciliare per motivi di salute.

Tuttavia, per come emerso alla udienza di lunedì 12 settembre, il B.C., anche se in regime di domiciliari, ha continuato, a mezzo telefonico, a inviare messaggi, dal contenuto aggressivo, alla figlia minore.

Il legale della moglie e della figlia, l’avv. Francesco Meduri, durante l’udienza, ha sottoposto la questione al Collegio, che, a seguito della Camera di Consiglio, ha emesso il provvedimento di revoca degli arresti domiciliari e l’immediato ritrasferimento in carcere.

Accolta pienamente la tesi del difensore Meduri che ha evidenziato la doppia violazione della disciplina dell’art. 276 cpp. Una di carattere generale relativa al divieto di comunicare con persone diverse dai conviventi e dal proprio avvocato e, soprattutto, una di carattere specifico, ovvero quella di inviare messaggi aggressivi alla figlia minore, persona offesa dei reati contestati.