Rendiconto in ritardo al Comune, il cdx attacca. Cardia: 'Non escludo ricorso al Tar'

L'amministrazione intanto non si scompone: 'Siamo in dirittura d'arrivo. Prefettura costantemente informata'

L’approvazione in giunta dello schema di rendiconto surriscalda il clima politico in riva allo Stretto. Questa mattina una delegazione del centrodestra, formata dai consiglieri Cardia, Milia e Ripepi, è stata ricevuta presso la Prefettura dal vice Prefetto, dott. Francesco Campolo.

I tre esponenti dell’opposizione hanno esposto al vice Prefetto la preoccupazione per i continui ritardi dell’amministrazione nel presentare documenti di rilevante importanza, documenti che talvolta nemmeno arrivano nelle commissioni deputate. ‘La situazione è costantemente monitorata, il confronto con l’amministrazione è costante’, il senso di quanto esposto dal vice Prefetto.

La diffida continua ad aleggiare sopra Palazzo San Giorgio, si tratterebbe di un poco gradito ‘bis’ dopo quanto accaduto dodici mesi fa. L’amministrazione comunale è al lavoro per chiudere al più presto una partita delicata: “Siamo in dirittura d’arrivo, la Prefettura è costantemente informata. Dopo aver concluso gli accertamenti dei residui, stiamo concludendo le ultime operazioni prima di approvare lo schema di rendiconto in giunta’, fanno sapere esponenti della maggioranza.

“Per l’amministrazione le giornate forse durano 72 ore e non 24 visto che oggi è il 3 maggio e ancora si attende la presentazione dello schema di rendiconto. La violazione del termine minimo di 20 giorni per l’esame dello schema di rendiconto e dei relativi documenti allegati da parte dei consiglieri rende illegittima la conseguente delibera di approvazione da parte del Consiglio Comunale, è quanto affermato dal TAR Campania, Napoli, sez. I, nella sent. 31 marzo 2023, n. 2068. Pertanto mi riservo di adire il Tar Calabria”, afferma il consigliere di opposizione Mario Cardia dopo l’incontro di questa mattina in Prefettura.

Cardia torna anche sulla recente conclusione del piano di riequilibrio e il ruolo importante avuto dall’ex vicesindaco Armando Neri.

“Damnatio memoriae” e’ una locuzione latina che significa letteralmente “condanna della memoria”. Nel diritto romano, la damnatio memoriae era una pena consistente nella cancellazione di qualsiasi traccia riguardante una determinata persona come se essa non fosse mai esistita.

Così’ scriveva Franco Arcidiaco qualche giorno fa, la sua e’ un’ ottima analisi che mi sento di condividere. Loro provano a fare “Damnatio memoriae”, ma non ci riescono per nulla, perché Armando Neri è voluto bene e ricordato dai cittadini e dalla Città”.

Cardia infine torna sulla delicata situazione di Castore. “Il 6 maggio scadono altri contratti a tempo determinato, servono più fondi per la nostra società in house. Ci sono dipendenti vincitori di concorso a tempo indeterminato ancora precari, Castore deve avere a bilancio le somme necessarie per stabilizzare tutti i vincitori di concorso”, evidenzia il consigliere di opposizione.

Il 4 maggio si preannuncia particolarmente infuocato. Oltre alla definizione della situazione legata al rendiconto (in caso contrario, rumors parlano di diffida inevitabile da parte della Prefettura) si terrà un consiglio comunale che si prevede teso, senza dimenticare l’udienza preliminare del Miramare Bis.