Rottamazione-ter, Aloisio: 'Follie fiscali che porteranno alla devastazione del Sud'

Il presidente Confesercenti Reggio Calabria commenta le novità del Decreto fiscale ed illustra i possibili scenari per il Sud

“Su un milione e ottocentomila contribuenti che avevano aderito alla rottamazione ter, ottocentomila, quasi il 50%, non hanno saldato le rate sospese che il Governo aveva deciso di far pagare nell’arco di 5 mesi. Per capirci, secondo l’Esecutivo, due anni di rate, quelle del 2020 e quelle del 2021 avrebbero dovuto essere regolarizzate da luglio a novembre”.

A parlare della rottamazione-ter e del saldo e stralcio e le novità del Decreto fiscale, pubblicato in Gazzetta Ufficiale e in vigore dal 22 ottobre 2021, è il presidente di Confesercenti Reggio Calabria. Claudio Aloisio, infatti, in un post su Facebook ha commentato, non solo le decisioni del Governo, ma ha anche illustrato i possibili scenari per il Sud.

Le novità su rottamazione ter, saldi e stralci

“Il nuovo decreto emanato “apre” a coloro che non hanno pagato dandogli la possibilità di saldare le rate non versate entro… novembre! Il classico caso della montagna che partorisce un topolino.

Di fatto non cambia nulla e, senza voler essere un mago, mi sento di predire che non solo gli ottocentomila contribuenti, di questa “finestra” fallocca non ne beneficeranno, ma che a loro se ne aggiungeranno altri”.

“Bagno di sangue per il Meridione”

Aloisio ha aggiunto:

“Certe volte mi chiedo se chi ci governa abbia ben chiara la drammatica situazione economica in cui versano le piccole e piccolissime imprese soprattutto nel Meridione.

Evidentemente no altrimenti non si spiegano queste “follie” fiscali che non stanno né in cielo né in terra.

L’unica certezza è che durante gli anni della pandemia di sono persi quasi 200 miliardi di consumi. Una cifra enorme, pressoché equivalente a tutto il recovery found.

Soldi sottratti all’economia reale, proprio alle tasche di coloro a cui oggi il Governo chiede di saldare i debiti sospesi in tempi e modi improponibili e irrealistici.

Se questa è la strategia dell’Esecutivo per far ripartire l’Italia credo che a breve assisteremo ad un vero e proprio bagno di sangue che al Sud si concretizzerà con una devastazione inimmaginabile del tessuto economico e sociale”.

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