Santoro si dimette, Confcommercio Reggio Calabria perde il suo presidente

Dopo le dimissioni del Presidente Giuseppe Nucera di Confindustria, adesso, anche Confcommercio Reggio Calabria si trova senza una guida

Nel 2017 era stato rieletto per occupare la carica di presidente di Confcommercio Reggio Calabria, ma Giovanni Santoro oggi ‘alza le braccia’ e rassegna le sue dimissioni.

Dopo le dimissioni del Presidente Giuseppe Nucera di Confindustria, adesso, anche Confcommercio si trova senza una guida. L’associazione che, da 40 anni, sostiene e rilancia il commercio locale aveva trovato in Santoro un presidente premuroso, sempre attento ai suoi associati, alle loro esigenze ed al rilancio del commercio locale.

Giovanni Santoro però si è detto ‘solo‘ in questa battaglia.

Quella stessa comunità fatta di turismo, servizi, professioni e piccola e media impresa sembra averlo abbandonato e così anche lui decide di mettere, dopo tanti anni, gli interessi personali al primo posto.

“Sono iscritto a Confcommercio dal 1990 e sono un convinto sostenitore dell’associazionismo soprattutto nel settore del commercio, ho operato a tutti i livelli e da 7 anni ricopro la carica di presidente. Sono arrivato in un momento drammatico per la città e per la mia associazione mi sono accollato un carrozzone che tutti davano già con le carte in tribunale e deibiti a 7 cifre. Totalmente screditato sia dal punto di vista istituzionale che sindacale”. 

Santoro prosegue:

“In questi anni durissimi ho lavorato incessantemente con poche persone al fianco ma con grande voglia di mandare un messaggio positivo da questa nostra terra martoriata. Pian piano tanti si sono avvicinati e finalmente siamo potuti entrare in stanze che, prima, ci erano sbarrate.

Ho affrontato battaglie con amministrazioni, politica, burocrazia e soprattutto contro abusivismo e illegalità. Ho subito offese, minacce, aggressioni verbali e fisiche. Ho lottato con le unghie e con i denti trascurando il mio lavoro, la mia famiglia, la mia vita sociale per il bene e la crescita di Confcommercio”. 

L’ormai ex presidente dei commercianti reggini conclude:

“Oggi alzo le braccia, non in segno di resa, ma esclusivamente per solitudine. Quando si ricoprono cariche pubbliche non c’è nulla di peggio della solitudine. Vado via sereno per il lavoro svolto, ma veramente preoccupato per questa nostra città”.  

Fonte: Gazzetta del sud