Reggio, sanzioni 'Al Clubbino': le precisazioni dell'amministrazione comunale

A fronte di una morosità pari a 32 mila euro, è stato concordato un piano di rateizzazione del debito e concessa l'autorizzazione, fino ad oggi, mancante

Ragione e torto, due facce della stessa medaglia, divise spesso dalla legge. Nel caso della denuncia da parte del locale di Reggio Calabria, “Al Clubbino” inerente l’incubo “gazebo”, l’amministrazione comunale ha inteso fare chiarezza, fornendo qualche dettaglio sulla vicenda.

La posizione di “Al Clubbino” secondo l’amministrazione comunale

La posizione dell’imprenditore di piazza Duomo, risultava, fino a qualche giorno fa, abbastanza grave, tanto da far procedere alla chiusura del locale in centro città per 5 giorni.

“Al Clubbino” era un occupante abusivo (ossia mai autorizzato) dal 2019, con una morosità di 32 mila euro. Una posizione giuridica peggiore del “sine titulo” (es. Luna Ribelle ndr.), perché indica qualcuno che non è mai stato autorizzato ad occupare il suolo pubblico.

“Le autorizzazioni di occupazione di suolo pubblico si perfezionano – si legge nella nota dell’amministrazione – con il rilascio del relativo titolo da parte dell’Ufficio preposto, una volta recepiti gli eventuali necessari pareri tecnici ed una volta effettuato il pagamento dovuto determinato dalla normativa nazionale. Prima di quel momento non è possibile alcuna occupazione del suolo pubblico, che altrimenti si configura come occupazione abusiva.

A riguardo si rileva che le autorizzazioni del Comune di Reggio Calabria, ai sensi del regolamento vigente, hanno una durata massima riferibile all’anno solare, per cui ad inizio di ogni anno devono essere rinnovate“.

Il locale, dopo l’atto di chiusura, è stato autorizzato dagli uffici dell’ente all’occupazione del suolo, solamente lo scorso 1 giugno, a fronte di un piano di rateizzazione degli importi dovuti che, adesso, dovranno essere versati nelle casse del Comune, secondo il cronoprogramma di rateizzazione pattuito.

Secondo quanto appreso da CityNow, l’imprenditore avrebbe già saldato la prima rata del debito pregresso, insieme alla prima inerente il nuovo anno. Adesso, dovrà continuare con il pagamento delle rate ogni primo del mese fino ad estinzione del debito. Saltando anche solo una delle scadenze previste l’autorizzazione decadrà immediatamente.