Elezioni Regionali, Pazzano: ‘Il centrodestra scopre solo ora le aree interne’
"Sono gli stessi che hanno smantellato la sanità territoriale, chiuso presìdi scolastici, lasciato infratrutture incompiute e comunità isolate" le parole di Pazzano
15 Settembre 2025 - 08:34 | Comunicato Stampa

“Fa quasi tenerezza vedere il centrodestra improvvisarsi oggi paladino delle aree interne, dopo averle ignorate sistematicamente per anni, anzi averne decretato -con atto di Governo nazionale- lo stato di morte. Solo ora, con la campagna elettorale alle porte, si accorgono che i nostri paesi interni esistono, che esiste un entroterra vivo ma ferito, pieno di potenzialità ma lasciato senza servizi, senza prospettive, senza diritti”.
Queste le parole di Saverio Pazzano, consigliere comunale di Reggio Calabria con “La Strada” e candidato alle Elezioni Regionali calabresi a sostegno di Pasquale Tridico.
“Sono gli stessi – prosegue Pazzano – che hanno smantellato la sanità territoriale, chiuso presìdi scolastici, lasciato infratrutture incompiute e comunità isolate. Oggi parlano di rilancio come se nulla fosse. È una presa in giro che offende l’intelligenza e la dignità di chi quei territori li abita tutto l’anno, tra mille difficoltà. Chi viene da esperienze di militanza civica, chi ha camminato per quei paesi, chi ha ascoltato sindaci, operatori culturali e associazioni, sa che non servono promesse, ma visione e coerenza. Le aree interne vanno messe al centro della programmazione regionale, non usate come fondale per spot pre-elettorali. È solo ieri che Salvini prevedeva per la Calabria il taglio di circa 10.000 forestali, ritenendoli operatori inutili nel nostro territorio. Un territorrio che invece andrebbe messo in sicurezza e in cui la presenza di personale nei nostri boschi, nelle nostre campagne è fondamentale per rivitalizzare i luoghi. Ho sempre sostenuto che le aree interne devono tornare a essere centrali nelle politiche regionali.. Insieme al movimento La Strada, abbiamo aderito all’‘Appello per la salvaguardia e la rigenerazione dei paesi, rifiutando l’idea che queste comunità vadano ‘accompagnate al declino’. Abbiamo chiesto con forza una rigenerazione territoriale dal basso, che parta dai bisogni reali delle persone”.
“Oggi queste idee le portiamo nella Lista Tridico Presidente, per rappresentare una storia che ci appartiene, in una squadra competente guidata da un candidato alla Presidenza che rappresenta una vera opportunità di cambiamento per la nostra Regione. Bisogna abbandonare la logica dell’emergenza e passare a una pianificazione concreta e partecipata: trasporti pubblici, accesso ai servizi sanitari, incentivi per restare e lavorare nei territori, rigenerazione ecologica e culturale. Un ruolo fondamentale lo hanno le biblioteche di comunità, veri presìdi di coesione sociale e alfabetizzazione culturale, che vanno aperte, potenziate e messe in rete. E va avviata una vera valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale, dalle architetture storiche alle tradizioni orali, dai cammini religiosi alle lingue locali, dalle feste popolari alle arti del fare: non come folklore da esibire una volta l’anno, ma come risorsa viva per un nuovo modello di sviluppo locale, sostenibile. Chi ha governato la Regione finora non l’ha fatto. Anzi, con il dimensionamento scolastico ha sancito anche la perdita di presidi fondamentali di istruzione nei nostri territori. È ora di cambiare“.