'Sblocca cantieri', telecamere nelle scuole elementari e nei centri di cura. Si al 'Grande Fratello' in aula

La proposta prevede 5 milioni per il 2019 e 15 milioni per ciascuno degli anni dal 2020 al 2024 necessari ai Comuni per installare in ogni aula di ogni scuola per l'infanzia sistemi di videosorveglianza

Tanti i casi di violenza all’interno delle scuole italiane. Troppi per stare a braccia conserte e rimanere inermi di fronte alle numerose tragedie che si sono consumate tra i banchi di scuola. Altrettanto numerosi i casi di violenza nelle case di riposo in cui invece sono i più anziani a subire gli atti di violenza.

Per evitare i maltrattamenti nelle scuole, all’interno del decreto ‘sblocca cantieri’ è stato presentato l’emendamento a Palazzo Madama, in cui si prevede l’istituzione di fondi ad hoc per l’installazione di sistemi di videosorveglianza nelle scuole dell’infanzia e nelle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali per anziani e disabili.

Mentre Matteo Salvini, rivendica la paternità della proposta (poco importa), l’emendamento che coprirebbe i fondi necessari per l’installazione delle telecamere è subordinato per i suoi contenuti e per la sua applicazione, all’approvazione del disegno di legge che deve essere ancora esaminato dal Senato per poi tornare nuovamente alla Camera dei Deputati.

La proposta assegna al ministero dell’Interno una dotazione di 5 milioni per il 2019 e 15 milioni per ciascuno degli anni dal 2020 al 2024 che serviranno ai Comuni per installare in ogni aula di ogni scuola per l’infanzia sistemi di videosorveglianza e apparecchiature finalizzate alla conservazione delle immagini.