La libertà ritrovata, la 'voglia di volare' e il potere divisivo: ci sarà un futuro in politica per Scopelliti?

Sui social e nel mondo della politica il dibattito è acceso, il diretto interessato dovrà scegliere tra rinnovate ambizioni e timori...

Non è stato un Natale qualsiasi per Giuseppe Scopelliti. Le festività appena concluse si erano aperte, per l’ex sindaco di Reggio Calabria e Governatore, con il miglior regalo possibile, ovvero il ritorno alla libertà. Scopelliti infatti ha finito di scontare la condanna a suo carico per falso in atto pubblico.

Detenuto dall’aprile del 2018, quando la Corte di Cassazione aveva confermato la condanna, Scopelliti inizialmente era stato condannato a 5 anni di reclusione. Il reato di abuso d’ufficio, però, nel 2018 si era prescritto, per cui i giudici della Suprema Corte avevano rideterminato la pena complessiva in 4 anni e 7 mesi solo per il reato di falso in atto pubblico.

La gioia dopo la sofferenza

Per circa un anno e mezzo detenuto nel carcere di Reggio, Scopelliti dal novembre del 2019 (dopo la decisione del Tribunale di sorveglianza) era in regime della semilibertà, sino appunto al termine della pena. La notizia della ritrovata piena libertà ha seguito fedelmente quello che era stato il percorso politico prima e successivamente giudiziario di Scopelliti. Ovvero dividere l’opinione pubblica, e il pensiero dei cittadini calabresi, in due distinte categorie.

Difficile, per non dire impossibile, trovare in Calabria un personaggio (dentro o fuori il pazzo e spesso indecifrabile mondo della politica) così divisivo, almeno negli ultimi 20 anni. Scopelliti così, anche nel giorno della ritrovata libertà, sui social network e non solo è stato elogiato come amministratore lungimirante e coraggioso, politico di spessore che sarebbe nuovamente utile alla politica calabrese.  Allo stesso tempo però, è stato ricordato come il protagonista di un agire, l’ormai celeberrimo Modello Reggio, che si è sgretolato come neve al sole, portando alla luce contraddizioni, ambiguità e sentenze pesanti come un macigno.

Esattamente quella fase storica rappresenta per Reggio Calabria, ancora oggi, una ferita che difficilmente si rimarginerà del tutto con il tempo. La città, dopo aver vissuto un’epoca dorata, inaspettata e probabilmente al di sopra delle proprie aspettative, è sprofondata in abissi dai quali più 10 anni più tardi non è ancora riemersa. Lo scioglimento per infiltrazione mafiosa e successivo commissariamento del comune di Reggio Calabria ha rappresentato il buco nero che ha inghiottito passato e presente di quell’amministrazione, offuscando anche le speranze legate al futuro.

Peppe Scopelliti un uomo libero. Ha scontato la sua pena ingiusta con dignità e fierezza, da grande calabrese quale è. Noi sappiamo che è stato condannato da innocente e lo sappiamo non solo perché lo conosciamo da una vita, ma anche perché quella sentenza – nelle sue motivazioni e nella sua gravità- è stata veramente un assurdo.

Oggi Peppe riprende il suo percorso che – noi lo sappiamo bene – non sarà mai individuale. Sarà, in una forma o nell’altra, un percorso politico e sociale. Per la sua comunità militante, che ha saputo mantenersi unita, per la Calabria e per l’Italia. Forza Peppe, abbiamo ancora bisogno di te”.

Tornare a volare. Ma come?

Tra i messaggi più affettuosi e anche rilevanti da un punto di vista politico dedicati a Scopelliti, c’è sicuramente quello di Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma ed ex ministro del Governo Berlusconi II e III. Il ‘Movimento Nazionale per la Sovranità’, partito fondato nel 2017 proprio con Alemanno presidente, rappresenta l’ultimo treno sul quale Scopelliti è salito prima di essere travolto dai problemi giudiziari. Percorso simile anche per Alemanno, discorso che potrebbe allargarsi anche a Gianfranco Fini, con il quale Scopelliti condivise gomito a gomito quasi un ventennio politico, tra An prima e Pdl successivamente.

Le parole di Alemanno, che sembrano trovare ampia condivisione in una parte di elettorato rimasto fedele a Scopelliti, potrebbero anticipare un nuovo futuro in politica per l’ex Sindaco e Governatore? La risposta è celata dietro le intenzioni del diretto interessato, negli ultimi anni avaro di dichiarazioni. Nemmeno la ritrovata libertà ha favorito in Scopelliti la voglia di esternare pubblicamente la gioia per quanto accaduto, in tempi di carestia comunicativa fa notizia anche uno stato Whatsapp: “Si torna finalmente a volare”, le parole scelte per rappresentare l’inizio di una nuova vita.

Affidate al libro-intervista di Franco Attanasio ‘Io sono libero’ le sensazioni e i pensieri legati a quanto vissuto in prima persona negli ultimi anni. Se ci sarà uno ‘Scopelliti 2.0’ in politica lo dirà soltanto il futuro, una prima indicazione però sembra filtrare dal cerchio di amicizie e fedelissimi rimasti in questi anni al fianco dell’ex governatore.

“Nonostante sia rimasto appassionato alla politica e sia ‘corteggiato’ da parte di un mondo che lo ha visto protagonista per tanto tempo, Scopelliti non tornerà in politica. Rimarrà dietro le quinte, a dare (se stimolato) qualche consiglio ad amici e politici a lui vicini. Ma non tornerà mai più ad occuparsi di politica in prima persona”.

Il virgolettato non ha un volto preciso ma le sembianze di chi ha avuto modo di confrontarsi in privato negli ultimi tempi con Scopelliti. Qualcuno ipotizza un futuro professionale lontano da Reggio e dalla politica, forse a Roma. Di sicuro, oltre ai ‘rischi del mestiere’ che inevitabilmente si allegherebbero ad un ritorno in politica, non aiutano alcune dichiarazioni di personaggi legati ad inchieste giudiziarie ancora in corso d’opera.

Da ricordare, in questo senso, anche l’interdizione ai pubblici uffici per 5 anni inflitta nell’aprile del 2018 (con scadenza quindi nel 2023) e le parole del procuratore aggiunto Giuseppe Lombardo all’interno del Processo Gotha. “Novità -riguardanti Scopelliti ndr- arriveranno prima della fine di questa requisitoria”, aveva dichiarato Lombardo, animando la curiosità di cittadini e addetti ai lavori.

Un futuro tutto da scrivere

La volontà di tornare a fare politica in prima persona, se presente nelle idee di Scopelliti, dovrebbe quindi fare i conti con le incognite e i pericoli connessi al riposizionarsi al centro dei riflettori. Se dovesse decidere di tornare in politica, quale partito del centrodestra potrebbe essere il contenitore adatto a Scopelliti? La domanda inizia a circolare, senza trovare una risposta adatta. Privo dei suoi interlocutori privilegiati a livello nazionale, tutti o quasi ai margini della politica, Scopelliti dovrebbe ricostruire una rete di relazioni e rapporti che in parte è rimasta intatta anche in questi ultimi anni.

Fratelli d’Italia, anche per essere il partito in cui il Movimento Nazionale per la Sovranità è confluito alla fine del proprio percorso solitario, rispetto a Lega e Forza Italia sembrerebbe avere caratteristiche e spazi adatti per un eventuale ritorno in politica di Scopelliti. Allo stesso tempo però, l’ex Sindaco e Governatore potrebbe optare per un movimento civico (alcuni già esistenti sono senza dubbio a lui vicini…) quale soluzione ideale per ricominciare il proprio cammino.

Quello maturato sino a oggi, politico ed umano, lo ha visto scorgere da vicino tutte le sfumature possibili. Un arcobaleno di esperienze ed emozioni che ne avrà certamente arricchito lo spirito. Dalle elezioni (e rielezione da sindaco di Reggio Calabria) trionfali e il gradimento sul gradino del podio più alto in Italia registrato dal Sole 24 Ore, sino alle tribolazioni giudiziarie e il carcere. In mezzo, un percorso fatto di soddisfazioni e sofferenze in parti uguali, concluso con la gioia di essere ritornato a tutti gli effetti un uomo libero. Un credito con sè stesso, prima ancora che con gli altri e la vita, che Scopelliti dovrà adesso decidere come spendere.

foto: Ansa.it