Sparato un cane a Siderno, OIPA: ‘Segnale allarmante per il territorio’
“Non è accettabile che in una comunità moderna e civile si arrivi a imbracciare un’arma e a sparare a un cane" la denuncia del responsabile OIPA
31 Ottobre 2025 - 09:02 | Comunicato Stampa

Sparato un cane di proprietà davanti a casa. Un segnale allarmante per il territorio.
L’OIPA (Organizzazione Internazionale Protezione Animali), attraverso il Responsabile provinciale, il Coordinatore delle Guardie Ecozoofile e tutti i volontari dell’associazione, esprime profonda indignazione per il gravissimo episodio avvenuto a Siderno, in provincia di Reggio Calabria, dove un cane di proprietà è stato colpito da un colpo di fucile davanti alla propria abitazione.
L’animale, soccorso grazie al tempestivo intervento di un’altra associazione locale, è stato trasportato immediatamente presso una struttura veterinaria per ricevere le cure necessarie. Un gesto di inaudita crudeltà, che non può e non deve passare sotto silenzio.
OIPA: “Un atto che offende la coscienza civile di un intero territorio”
“Siamo di fronte a un atto che non solo ferisce un essere vivente, ma offende la coscienza civile di un intero territorio,” dichiara il Responsabile OIPA. “Non è accettabile che in una comunità moderna e civile si arrivi a imbracciare un’arma e a sparare a un cane. È un segnale allarmante di degrado culturale ed etico che richiede una risposta immediata e concreta”.
L’OIPA chiede che le autorità competenti — Comune, Regione e Polizia Locale — intervengano con urgenza, affinché siano avviate indagini serie e approfondite per individuare e perseguire il responsabile di questo gesto vile.
Un territorio ferito da violenze e abbandoni
È inaccettabile che simili episodi accadano in un territorio già segnato da ripetuti casi di maltrattamento, abbandono e avvelenamento di animali, segno di un problema culturale e sociale che non può più essere ignorato. Negli ultimi mesi, infatti, oltre a questo ennesimo atto di violenza, sono stati registrati numerosi episodi di avvelenamento e abbandono, nonostante l’entrata in vigore della Legge n. 82 del 6 giugno 2025, che ha inasprito le pene per chi maltratta o abbandona animali e per chi li tiene legati alla catena. Eppure, nonostante il rafforzamento del quadro normativo, in molti territori — e in particolare nelle nostre zone — continua a mancare una reale applicazione delle regole e una cultura del rispetto.
“Le leggi esistono, ma senza controlli, senza educazione e senza volontà politica restano solo parole scritte,” sottolinea il Coordinatore delle Guardie Ecozoofile OIPA. “Servono azioni concrete e un impegno costante da parte delle istituzioni, ma anche dei cittadini, che devono essere parte attiva nel difendere la vita e la dignità degli animali”.
Questa situazione rappresenta un campanello d’allarme per tutta la collettività. Non si tratta solo di un problema legato agli animali, ma di un segno evidente di disgregazione etica, mancanza di legalità e assenza di senso civico.
Violenza sugli animali: uno specchio della società
La violenza contro gli animali è, da sempre, il riflesso di una società che perde empatia e umanità. Per questo è necessario un cambio di mentalità: educazione al rispetto, applicazione delle leggi, e una presenza costante delle istituzioni sui territori.
“Non possiamo più chiudere gli occhi. Non è solo questione di civiltà, ma di coscienza collettiva. Se non rispettiamo la vita degli animali, non possiamo pretendere di costruire una società giusta e sicura per le persone.” In un momento in cui si discute di ampliare la caccia e di ridurre le tutele, questi fatti devono far riflettere: una società che non tutela i più deboli è una società che tradisce se stessa. Serve un impegno comune, fermo e sincero, da parte di tutti: cittadini, istituzioni e forze dell’ordine. “È tempo di ritrovare il senso della misura e del rispetto,” conclude il Responsabile OIPA. “Perché il modo in cui trattiamo gli animali racconta chi siamo come popolo”.
Come dicevano i nostri anziani:
“Chi rispetta la vita, anche quella più piccola, rispetta se stesso e la terra su cui vive”.
 
					