Simonetta Agnello Hornby a Reggio Calabria. ‘Il mio prossimo libro? Sarà sulla città di Londra…’


di Vincenzo Comi – Palermitana di origini ma londinese d’adozione. Nata e cresciuta in Sicilia, ha conseguito il dottorato in giurisprudenza e si è poi specializzata avvocato minorile e giudice in Inghilterra. Simonetta Agnello Hornby vive a Londra dal 1972 ed è presidente del Tribunale ‘Special Educational Needs and Disability’. Nella serata di  lunedì, presso il ‘Circolo di Società’ di Reggio Calabria, si è tenuto l’incontro di presentazione dell’ultimo libro della scrittrice siciliana “Via XX settembre”, organizzato dal ‘Soroptimist International Club’ di Reggio e moderato da Tonino Nocera e Franca Brandolino Foti.‘Conosco Simonetta solo da pochi giorni – spiega la professoressa Emma Corigliano, Presidente Soroptimist International Club di Reggio – Sono rimasta affascinata dalla sua raffinata semplicità. Ascoltando le sue parole si legge in controluce un mondo interiore ricco di curiosità, passione e pazienza. Elementi che ritroviamo nelle sue opere e nel suo impegno civile sia come avvocato dei minori che come presidente del Tribunale Special Educational Needs and Disability. Uno degli obiettivi del Soroptimist e che rientra nel programma di quest’anno – conclude la professoressa Emma Corigliano – è quello di aiutare le categorie più deboli tra cui quella dei minori.’Il romanzo d’esordio ‘La Mennulara’ tradotto in 19 lingue della famosa scrittrice, ha ricevuto nel 2003 il “Premio Letterario Forte Village”. Nello stesso anno, ha vinto il Premio Stresa di Narrativa e il “Premio Alassio 100 libri – Un autore per l’Europa”.Ma come nasce l’idea di presentare il libro “Via XX settembre” proprio a Reggio Calabria? Lo spiega Daniela Bonanzinga, titolare della storica libreria di Messina.‘Da circa trent’anni gestisco la libreria di famiglia. Le librerie sono delle strutture straordinarie che respirano cultura e hanno il dovere istituzionale di interpretare il momento culturale che la società vive. Nel mio percorso professionale ho incontrato oltre trecento scrittori. Tanti anni fa ho avuto il privilegio di conoscere casualmente la scrittrice Simonetta Agnello Hornby. E’ stata un’esperienza formativa e costruttiva perché mi accorsi che di fronte a me non avevo una semplice scrittrice ma una donna la cui mente camminava alla velocità della luce. Da quel momento con Simonetta – conclude la titolare della storica libreria ‘Bonanzinga’ di Messina – si è instaurato un bellissimo rapporto. Dall’incontro altrettanto casuale con Emma Corigliano e dalla comune volontà di conoscere e confrontarsi con una grande donna nasce l’incontro di oggi.’Via XX Settembre si trova poco lontano dal teatro Politeama, nel cuore di Palermo. E’ qui che nel 1958, lasciata Agrigento, viene a vivere la famiglia Agnello. Simonetta ha tredici anni, sta per entrare al ginnasio, il padre è spesso assente per seguire la campagna, ritmi e abitudini sono dettati con ferrea dolcezza dalla madre.A ribadire la continuità col passato, il piccolo mondo fatto di zii, cugini, persone di casa, amici, parenti. Un microcosmo indagato con occhio attento, cercando anche il non detto. ‘Mio padre era bellissimo – esordisce la scrittrice Simonetta Agnello Hornby – Alle feste tutti mi chiedevano se fossi la figlia di ‘Cicì’, nome buffo per un uomo bello come lui. Era un uomo distante che non voleva figli perché sosteneva che il mondo era sovrappopolato. Papà aveva un concetto strano del lavoro. Quando ho cominciato a lavorare in Zambia – continua la scrittrice siciliana – papà era molto contento. Tuttavia voleva a tutti i costi che d’estate andassi per tre mesi a ‘Mosè’ in campagna. Non dimenticherò il terrore che provai quando alla mia domanda ‘Ma come glielo spiego all’avvocato dello studio per cui lavoro che manco tre mesi?’ mio padre rispose ‘Non ti preoccupare. Glielo spiego io…’Sullo sfondo, ma in realtà protagonista, una città in cui alle ferite della guerra si stanno aggiungendo quelle, persino più devastanti, della speculazione edilizia. Fastosa e miserabile, Palermo seduce Simonetta. La città le si rivela mentre lei si rivela a se stessa.‘Ho vissuto in America, poi Africa, poi Oxford e poi mi sono innamorato di un londinese – afferma Simonetta Agnello Hornby – Quando ho avuto il primo figlio mia madre mi disse di non lasciare per nessun motivo Londra con la frase ‘Il tuo posto è dov’è tuo figlio’. Londra è una città straordinaria ed ho intenzione di scrivere un libro proprio sulla città londinese. Londra si è sempre rinnovata e tenuta in vita proprio per l’immigrazione. In tutte le altre città del mondo mi sento straniera. A Londra mi sento invece londinese.’Fatto di memoria, dentro la memoria, questo romanzo organizza la materia autobiografica all’interno di un disegno che è innanzitutto il processo di un’educazione sentimentale, di un’appassionata storia di famiglia che muove i fantasmi del cuore e li consegna alla parola, alla struggente immortalità del racconto.All’incontro erano presenti anche il club ‘Soroptimist’ di Palmi e Catanzaro, la vice presidente nazionale dott.ssa Paola Gualtieri, la ‘Fidapa’ di Reggio Calabria e Melito ed il Club ‘Inner Whill’.Foto di Martina Pitea

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