Reggio, una città 'Libera' (almeno) dalla spazzatura: il grido di disperazione degli imprenditori

"La politica, di qualsiasi colore, con noi ha fallito. C'è bisogno di un intervento urgente". La voce degli imprenditori durante il sit-in a palazzo Campanella

“Il sit-in sarà pacifico, non vi saranno proteste ma solo la richiesta all’Ente preposto di assumere tutte le iniziative opportune affinché si risolva una volta per tutte l’annoso problema dei rifiuti che invadono la nostra città e tutto il comprensorio”.

Era questa la premessa con cui, nella giornata di ieri, le associazioni del nostro territorio annunciavano una protesta di fronte a Palazzo Campanella. La sede del Consiglio Regionale, dove proprio in questi minuti si sta svolgendo la nuova seduta, è stata indicata come punto di riferimento del ‘potere’. Il potere che lo Stato sembra aver deciso di non esercitare a Reggio Calabria.

“Stato dove sei?” si legge sugli striscioni esposti da cittadini, associazioni, imprenditori scesi in piazza a manifestare lo sdegno per l’attuale situazione igienico-sanitaria della città dello Stretto. La manifestazione, promossa da Libera, Libera di Reggio Calabria, la rete di ReggioliberaReggio e Libera Calabria, ha inteso richiamare l’attenzione della politica.

“Siamo qui oggi pomeriggio insieme a tanti imprenditori soprattutto del quartiere di Ciccarello – racconta Pietro Milasi, amministratore della società Cadi dei F.lli Milasi Antincendi – per rispondere alla richiesta di Libera. Ciò che serve, in questo momento, è un intervento serio e definitivo da parte delle istituzioni per la problematica rifiuti, ingombranti e non. Gli incendi, in alcuni quartieri della città, ci ricordano non solo la mancanza di sicurezza del nostro territorio, ma anche una grande pericolosità sociale”.

A commentare lo stato di sofferenza di Reggio e, soprattutto, dei reggini è anche Pasquale Praticò, del Caseificio ‘Delizie della natura’. Ai microfoni di CityNow afferma:

“Il nostro è un grido di disperazione, per quanto riguarda la situazione dell’abbandono del territorio. Lo Stato non risponde alle nostre richieste, alle nostre denunce che, ormai, da anni, si susseguono ripetutamente. Se la politica, di qualsiasi colore, fino ad oggi ha sbagliato, adesso deve intervenire per alleviare le sofferenze di cittadini ed imprese che, sul nostro territorio, non sono poi così tante e rischiano di chiudere da un momento all’altro”.

Tra le richieste, anche quella che la città di Reggio Calabria possa avere un tasso più alto di conferimento di rifiuti negli impianti per consentire la raccolta. Domani, tra l’altro, scade la concessione per il trattamento di rifiuti organici da raccolta differenziata nell’impianto privato di Vazzano, in provincia di Vibo Valentia.