Spiaggia di Bocale, è vicino il ritorno alla normalità - FOTO

Soddisfatti i residenti della zona che attendevano da anni il completamento dei lavori

Ci sono voluti cinque lunghi anni per sanare un fazzoletto di strada della periferia reggina.

Da quella maledetta mareggiata del novembre 2015 si è aperto un iter infinito di interventi e lavori ad intermittenza con carte ferme sulle scrivanie dei palazzi istituzionali e continue segnalazioni di cittadini, residenti ed associazioni (tra tutte la Pro Loco Reggio Sud).

Abbiamo più volte denunciato anche noi di CityNow la situazione, diventata nel tempo al limite del sopportabile, attraverso articoli ed interviste prima al vice sindaco della Città Metropolitana Riccardo Mauro, poi all’assessore Giuseppe Marino. E diversi e di varia natura sono stati i motivi del rallentamento e del ‘blocco’ dei lavori.

Adesso però, come testimoniato dalle foto, la situazione sembra tornare alla normalità. Dopo l’intervento del 2019 a mare con il completamento dei lavori di ripascimento a difesa della costa e contestuale ricostruzione del litorale, si è proceduto al rifacimento del manto stradale con contestuale ricostruzione della staccionata (oggi in via di completamento).

Al pessimismo dei residenti delle passate stagioni si passa oggi ad un atteggiamento di fiducia e speranza che i residenti ripongono nelle istituzioni. Cinque anni rimangono un’eternità per il ripristino del piccolo angolo di paradiso della spiaggia di Bocale ma dopo anni di segnalazioni, lettere, articoli e piccole manifestazioni, si è giunti finalmente alla fine del ‘tormento’ estivo dei residenti del litorale sud.

Manca ancora l’ultimo tratto della staccionata e la passerella per i disabili ma il più è fatto.

Si dichiara contenta anche Concetta Romeo, presidente della Pro Loco Reggio Sud:

“E’ stata un’opera infinita ma oggi ci possiamo ritenere soddisfatti, dopo anni di battaglie. Ricorderete tutti in che stato versava questo tratto di strada. Attendiamo adesso il completamento dell’opera. Manca davvero poco ormai”.