Nello staff di ‘Operazione Nostalgia’ c’è anche un reggino
Fabrizio: "Quando ho detto a Baggio... sai quel rigore mi ha ispirato..."
09 Settembre 2025 - 14:58 | Redazione

Si è concluso con la tappa di Reggio Calabria, il terzo appuntamento del 2025 di Operazione Nostalgia. Promessa mantenuta dopo il forzato rinvio del 2020. Sono trascorsi più di dieci anni dalla nascita di quella pagina Facebook che ha da subito messo tutti d’accordo e che oggi, da importante brand, non ha più bisogno di presentazioni. I numeri parlano da soli, con la creatura del founder Andrea Bini divenuta punto di riferimento della… nostalgia di un calcio che non c’è più.
Tanti i campioni di scena al “Granillo”, su tutti Roberto Baggio che ha dato il calcio d’inizio e Francesco Totti, acclamatissimi insieme ai vari Dida, Abbiati, Trezeguet, Camoranesi, Aldair, oltre tutti gli ex Reggina, su tutti Ciccio Cozza accolto da un boato che ha innalzato i decibel.
E nell’organizzazione dei raduni, ormai da quattro anni, c’è anche il giornalista reggino Fabrizio Cantarella. Classe 1987, laureato in Scienze e Tecnologie Alimentari c/o l’Università Mediterranea, ritornato in Riva allo Stretto dopo le esperienze lavorative di Verona e Cesena, è pubblicista dal 2010 ed è una firma nota dello sport reggino, dove si occupa di comunicazione per club di calcio, calcio a 5 e basket, oltre le collaborazioni passate e presenti con testate locali e nazionali ed è anche telecronista con quasi 300 partite commentate in carriera.
Sul parquet del PalaCalafiore, ha lavorato come bordocampista per Sky Sport nella finalissima che ha visto la Calabria Under19 trionfare sulla Sardegna nel Torneo delle Regioni 2024, oltre a curare le telecronache delle finali U15, U17 e Femminile che hanno preceduto l’atto conclusivo della competizione.
E da quattro anni, si diceva, Cantarella collabora con Operazione Nostalgia, dapprima da redattore del sito internet, poi da “dietro le quinte” fin dal raduno di Ferrara del 2023, passando per Salerno e Novara 2024, fino a Parma, Vicenza e la “sua” Reggio Calabria nel 2025; senza dimenticare (sempre nel 2023) l’incontro direttamente a Los Angeles con il capitano della nazionale campione d’Europa, Giorgio Chiellini, con cui ha cenato al ristorante di Del Piero e passeggiato a Beverly Hills.
Un altro raduno, forse il più emozionante per Fabrizio, proprio nella sua città. “Sono ritornato a Reggio Calabria nel 2016, ed è stata davvero dura, lontano dagli affetti familiari. Con il giornalismo sportivo ho potuto pagare gli studi universitari che mi hanno consentito ad oggi, anche attraverso un master, di intraprendere la carriera che ho sempre desiderato e che rappresenta il mio principale lavoro. Continuo però a scrivere, comunicare, supportare le nostre realtà sportive, cercando di farlo nel miglior modo possibile, professionalmente, e non deludendo gli insegnamenti dei miei mentori.
Ecco che nell’immediato post-Covid, si è palesata l’occasione per collaborare con Operazione Nostalgia, detto fatto e dopo numerosi articoli scritti, è arrivato l’evento di Ferrara. Da fuori non si può capire quanto sia articolata l’organizzazione e come vengono gestiti tutte le componenti che ruotano attorno al raduno. Andrea Bini è un ragazzo speciale, un professionista serio, una persona che nonostante l’enorme successo, non ha mai perso la sua empatia ed umanità. Insieme a lui Nives Aurino e Mario Di Lorenzo: due autentici fuoriclasse, vero cuore pulsante dei raduni. Forse ancora non ho realizzato appieno cosa è stato fatto su Reggio Calabria: erano tutti lì, a gioire sugli spalti e con leggende del calcio sul prato del Granillo. Una cosa è certa, nonno Melo sarà contento da lassù, lui che insieme a papà Giuseppe mi hanno portato al Comunale per la prima volta in quel Reggina-Lodigiani 1-1 dell’ottobre del ’93.
Una passione viscerale, trasmessa a puntino, fino ai mondiali di Usa ’94 e quel rigore di Pasadena per il quale ho detto a Roberto Baggio direttamente a Novara… ‘Sai Roby, da quel rigore mi hai ispirato. Avevo 7 anni e decisi che sarei dovuto diventare giornalista per poterti conoscere’. Ecco, è ciò che stavo dicendo mentre, commosso, lo abbracciavo. Sono stato fortunato, ma al tempo stesso tenace e caparbio. Mi sentirei proprio di dire questo: inseguite i vostri sogni, con spirito costruttivo, senza mai mollare, e con una mentalità da professionista, sempre pronti a mettervi in discussione, crescere e confrontarsi e non perdere mai l’umiltà”.
Una bella storia da raccontare per Reggio Calabria, sempre nei pensieri e nelle attenzioni di Cantarella, innamorato della sua città.