Troppa movida, sindaco calabrese fa scattare il coprifuoco

Primo sabato di apertura e, in in un Comune della Calabria, arrivano le prime ordinanze restrittive

“Buongiorno e buona domenica. Avevo chiesto ieri di essere responsabili. Lo avevo fatto, credo, in maniera esplicita ricordando che i dati sui contagi sono falsati dalla mancata effettuazione di tamponi in vaste aree”.

A scriverlo, in un lungo post su Facebooķ è il sindaco del Comune di Castrovillari.

“Avevo ricordato quanto fosse importante evitare assembramenti per ridare a tutti la possibilità di tornare a godere delle ritrovate libertà rispettando le misure di prevenzione. I dati, soprattutto quelli fotografici, dimostrano che non meritiamo fiducia.

Per questo domani sarò costretto a fare ordinanza che limita la possibilità di stare fuori oltre una certa ora, soprattutto in spazi aperti al pubblico come piazze, villette e luoghi simili”.

Mimmo Lo Polito prosegue:

“Mi vedo costretto, inoltre, a chiudere fino a tutto sabato 30 maggio due attività di via Roma che hanno dato davvero il peggiore esempio di distanziamento e rispetto delle regole. Sono desolato ma le regole sono poste a tutela di tutti e non accetto che si possa sacrificare la salute per qualunque altro interesse”.

Il primo cittadino castrovillese continua:

“Le forze dell’ordine torneranno a presidiare il territorio come durante la fase 1. Sembra assurdo, paradossale, che la chiusura delle scuole rappresenti l’occasione per fare tardi la sera sporcando gli spazi collettivi.

Stamattina avanti il campo sportivo uno schifo. Avete mangiato la pizza, bravi per averlo fatto in uno spazio bello ampio. Ma cosa vi costa buttare i cartoni nel cestino posizionato sul marciapiede di fronte. Stessa cosa ai gradini del liceo classico”.

Il sindaco conclude la sua comunicazione con uno sfogo personale ed una strigliata di capo ai suoi concittadini:

‘Siamo nella fase 2 ma per colpa di qualcuno rischiamo di fare come i gamberi. Garantiremo il rispetto delle regole con le buone o con le cattive.

Vi prego di comprendere questo mio sfogo ma, credo, di avere ben chiarito i rischi di comportamenti scorretti e la necessità di porvi rimedio. Evidentemente per qualcuno il menefreghismo è una regola di comportamento. Per il sottoscritto no”.