di Nicla Rodà – Tra i più popolari e praticati in Italia e nel mondo, il tennis resta uno degli sport più amati da bambini e adulti, un’attività completa in grado di apportare moltissimi benefici per l’organismo. Si tratta di uno sport aerobico – anaerobico alternato: una disciplina che richiede momenti di scatto alternati a momenti di relativo riposo. Una caratteristica del tennis che consente di avere effetti positivi su cuore e muscoli, sull’apparato cardiocircolatorio, su quello respiratorio e sul tono muscolare di tutto il corpo.
Citynow.it intervista il giovane istruttore di tennis del Circolo Tennis Crucitti di Reggio Calabria Andrea Sarica:
“ Il tennis è uno sport individuale basato su molti fattori tra cui la concentrazione e un allenamento costante. In primis giochi te contro te stesso e poi con l’avversario. Sport molto impegnativo ma, allo stesso tempo, molto bello da praticare ”.
Quali benefici apporta questo sport ?
“ Già da piccoli questa disciplina ti porta a confrontarti con gli altri, a fare molte amicizie sia a livello umano che a livello tennistico. A livello fisico dipende dall’età in cui si pratica: a cinque anni bisogna cominciare gradualmente essendo nella fase di sviluppo muscolare. Più si avanza con l’età più saranno intensi gli allenamenti e lo sviluppo tennistico: da due volte a settimana, con un’ora di palestra per non sforzare troppo il fisico, a tre e poi quattro volte, con mezz’ ora in più di palestra, fino ad arrivare all’agonistica che prevede un’ allenamento di cinque giorni settimanali e due ore di palestra ”.
“ Sport completo, con un maggior potenziamento della spalla e del braccio, può essere praticato da chiunque: bambini, ragazzi, anziani e disabili sia in carrozzina che con problemi mentali ”.
L’istruttore e campione regionale consiglia l’alimentazione più adatta per chi pratica questo sport:
“ L’alimentazione deve essere completa. Giocando sotto il sole e a tutte le ore bisogna evitare di star male in quanto si è soli in campo. Molto importante, dunque, avere una buona resistenza fisica che si può ottenere grazie ad un maggior consumo di carboidrati e di potassio soprattutto ”.
