'I Tesori del Mediterraneo': sogni, ambizioni e soddisfazioni per Paolo Catalano e Natalia Spanò

La quindicesima edizione: quella più difficile, ma anche più intensa e con tanti consensi

Istituzionalizzazione, Premio letterario Apollo, crescita esponenziale di pubblico sui social network. Per essere stata un’edizione limitata dall’emergenza sanitaria, quella targata 2020 de “I Tesori del Mediterraneo” è stata sicuramente l’edizione più intensa sotto il punto di vista organizzativo, ma anche la più soddisfacente per ciò che riguarda riconoscimenti istituzionali e di pubblico.

Del Premio letterario Apollo tanto si è detto e molto altro ancora si potrebbe dire, ma ciò che più inorgoglisce Natalia Spanò e Paolo Catalano, promotori e organizzatori della manifestazione principe dell’estate reggina, è l’attenzione riservata dalle istituzioni: dopo la Regione Calabria, che da oltre dieci anni contribuisce a realizzare questo evento attraverso i bandi della Comunità europea, adesso arriva il riconoscimento ufficiale da parte della Città metropolitana con l’istituzionalizzazione di una manifestazione che da oggi appartiene a tutti gli effetti alla città di Reggio Calabria.

“Nella nostra idea e nel nostro cuore – spiega Paolo Catalano – “I Tesori del Mediterraneo” sono sempre stati dei reggini, noi siamo solo degli inguaribili sognatori che amano questa città e da 15 anni dedicano ogni sforzo per dare un contributo di crescita culturale e turistica a questa terra. Oggi questo riconoscimento è il premio alla nostra testardaggine, ma soprattutto è il premio per le tantissime persone impegnate in questo progetto. La città merita questa manifestazione e per noi questo è solo l’inizio, il punto di partenza per fare ancora meglio. Quest’anno abbiamo accettato questa sfida con grande coraggio, passione e fatica, rischiando in prima persona anche dal punto di vista economico, ci auguriamo fortemente che anche la Regione continui a fare la propria parte”.

La bontà del progetto “I Tesori del Mediterraneo” è testimoniata anche dalla proficua collaborazione che anno dopo anno si è intensificata con i massimi rappresentanti delle forze dell’ordine. “Non ci può essere sviluppo turistico e culturale – afferma Natalia Spanò – senza legalità. Per noi questo è un punto fondamentale su cui si fonda il nostro agire. Ma legalità non significa solo agire nel rispetto della legge, ma vuol dire soprattutto trasmettere determinati valori all’esterno. Ci siamo chiesti come potevamo farlo per coinvolgere le migliaia di persone che ogni anno visitano la nostra manifestazione, e il modo migliore era sfruttare due dei nostri tesori più importanti: la “Cittadella del Mediterraneo” dove ogni anno ospitiamo gli stand di tutte le forze dell’ordine per una conoscenza e un confronto diretto con i cittadini, e il “Salotto televisivo” all’Arena dello Stretto, per un confronto diretto e franco con i massimi rappresentanti delle forze dell’ordine necessario per trasmettere quella che è la cultura della legalità e della sicurezza”.

Nonostante le restrizioni dovute all’emergenza sanitaria, “I Tesori del Mediterraneo” anche quest’anno hanno prodotto numeri davvero importanti. Soprattutto sui social dove c’è stato un flusso di informazioni costanti attraverso post, stories, interviste, oltre a tutte le dirette delle regate, dei salotti televisivi e degli spettacoli. “L’emergenza sanitaria – prosegue Paolo Catalano – ci ha portato a rivedere tanti aspetti della manifestazione, primo su tutti quello della comunicazione. Sapevamo che per via del distanziamento sociale potevamo ospitare un pubblico limitato all’Arena, così abbiamo intensificato la nostra presenza sui social, attraverso una diretta degli eventi quasi 24 ore al giorno. La cosa non ci ha trovati impreparati perché già da qualche anno abbiamo deciso di puntare forte sulla comunicazione, sia stampa che per immagini. Creare un evento e farlo fruire solo alle persone del luogo non ha senso e andremmo a vanificare tutti i nostri sforzi. L’obiettivo è fare conoscere le nostre bellezze, il nostro mare, le nostre ricchezze paesaggistiche a chi vive lontano da qui, e in un’era ipertecnologica lo possiamo fare solo sfruttando la rete. Ecco che i social diventano il migliore strumento di promozione turistica che abbiamo e per questo, grazie alla nostra consolidata squadra tecnica, abbiamo deciso di sfruttarli al massimo per divulgare in rete tutto ciò che facciamo. Tanto è vero che oggi la manifestazione è conclusa, ma continua sui nostri canali social per chi non è potuto esserci e per chi ama rivederla”.

Sicuramente la lungimiranza e la visione prospettica dell’associazione “Nuovi Orizzonti” sono il valore aggiunto e l’ingrediente segreto che ha fatto sì che “I Tesori del Mediterraneo” siano la manifestazione più longeva e amata dalla città.

E se è vero che la massima delle realizzazioni ha un futuro tutto da realizzare, Natalia Spanò e Paolo Catalano, neppure a dirlo, sono già proiettati alla prossima edizione de “I Tesori del Mediterraneo”. Un’edizione che deve riscattare i limiti imposti a quella appena passata e deve onorare al massimo il prezioso riconoscimento istituzionale ricevuto. Paolo Catalano lo sa bene e non a caso cita Eleanor Roosevelt: “Il futuro appartiene a coloro che credono alla bellezza dei propri sogni. Il nostro sogno era regalare qualcosa di bello alla nostra città e ai nostri figli, ci siamo riusciti e non vogliamo smettere di sognare. Ecco perché, messa da parte la fatica e l’euforia per i risultati raggiunti, siamo già proiettai all’edizione numero 16 de ‘I Tesori del Mediterraneo’”.