Turismo in Calabria, G. Nucera: “C’è bisogno coraggio e coinvolgimento degli imprenditori”

"Ridisegnare da zero un mercato che potrebbe e dovrebbe rappresentare una delle principali ricchezze economiche della Calabria”

Si è tenuta a Oslo tra il 7 e l’8 gennaio 2023 ‘Reiselivsmessen’, fiera dedicata al turismo e al settore dei viaggi che ha visto la partecipazione con uno stand della Regione Calabria. Tra i presenti alla fiera norvegese anche l’imprenditore calabrese Giuseppe Nucera, forte della sua esperienza quarantennale nel settore turistico.

“Ho avuto modo di studiare e apprezzare da vicino quello che è il modello di turismo che i norvegesi preferiscono quando vanno oltre i confini nazionali. Prediligono un turismo diverso da quello usuale, non di massa, incentrato sulle bellezze naturali e paesaggistiche di un territorio, abbinata alle eccellenze enogastronomiche.

Sono caratteristiche -evidenzia Nucera- che si adattano perfettamente alla Calabria. La popolazione scandinava ha investito tanto in Spagna, acquisendo proprietà immobiliari. Penso a quello che potrebbe accadere con i meravigliosi borghi della nostra regione, località incontaminate che ho mostrato nel corso della fiera ai presenti e che hanno incontrato la meraviglia dei norvegesi”.

Secondo l’ideatore del movimento ‘La Calabria che vogliamo’, già presidente di Confindustria Reggio Calabria, è il momento di voltare pagina nel settore turistico, imprimendo un deciso cambio di passo fatto di politiche differenti e maggiormente incisive.

“Si può aprire un nuovo capitolo per la nostra regione, per valorizzare però tutte le potenzialità della Calabria servono iniziative concordate e programmate con lungimiranza. Se ci guardiamo indietro, vediamo anni e anni di investimenti sbagliati, uno spreco di risorse che non ha permesso alla Calabria di essere percepita come una destinazione turistica di assoluto livello.

C’è bisogno di coraggio e idee chiare. La Regione Calabria -afferma Nucera- dovrebbe riunire attorno ad un tavolo gli imprenditori di tutti i settori, non soltanto quello turistico, per ridisegnare da zero un mercato che potrebbe e dovrebbe rappresentare una delle principali ricchezze economiche della Calabria”.