Un Natale imprevisto: “I fratelli kristmas” di Giacomo Papi


di Maria D’Amico – Buon pomeriggio lettori! Siete già carichi per affrontare questo mese di frenesia natalizia? Anche noi di #insidethebook siamo in pieno clima di addobbi, ma più che alberi e strade, miriamo ad accendere i cuori di chi ci segue. In questi giorni mi sono data un bel da fare, ho spulciato da cima a fondo i romanzi natalizi più disparati e ho notato una straordinaria abbondanza di meravigliose e sdolcinate storie d’amore, si lo so, non è una grande scoperta! Ma ho pensato che se vi rifilavo l’ennesimo romanzo stile bacio sotto al vischio, magari non l’avreste presa benissimo! Io l’avrei adorato ovviamente, ma si, sarebbe risultato banale, però, se tutto questo amore di carta, in questo periodo dell’anno, sembra esplodere e farsi di steroidi peggio che a S. Valentino, qualcosa vorrà dire… infondo leggiamo per sentirci completi e, evidentemente, il mondo ha bisogno di molto più amore! E non mi riferisco solo alle relazioni di coppia, anzi! Parlo di sentimenti di altruismo, gentilezza e generosità di cui lo spirito natalizio fa indigestione! Il nostro autore di oggi sembra essere d’accordo ed è riuscito a mettere tutto nero su bianco, dando vita a un’avventura tanto reale quanto magica, un susseguirsi di stranezze e colpi di scena, riflessioni e moralismi del tutto utili e necessari. “I fratelli Kristmas” di Giacomo Papi, è il libro giusto per predisporre l’animo al Natale!

Ipotizziamo che, Niklas Kristmas, in arte: Babbo Natale, si sia beccato una bella influenza e alla sua veneranda età non è roba da poco, ipotizziamo che il suo medico gli abbia severamente vietato di mettere il naso fuori casa:

«Niklas, te lo dico chiaro e tondo: hai la pressione alle stelle, il cuore alle stalle, la circolazione in rovina, l’artrite al galoppo, la periartrite, l’artrosi, l’alitosi, la spondilite, l’ernia del disco, l’osteoporosi, le vene varicose, l’ulcera, il gomito del tennista, il ginocchio della lavandaia, l’orecchio del mercante, pochi globuli bianchi, pochi globuli rossi, niente piastrine e zero cervello! Quindi oggi tu non esci! È chiaro?»

Ecco, è andata praticamente così, adesso ipotizziamo che il Natale sia ormai in balia del consumismo più sfrenato e insensato e che, nonostante tutto sembra già andare a rotoli, Panicus Flynch, un perfido e avaro magnate nonché giocattolaio, acerrimo nemico di Niklas, abbia intenzione di distruggere completamente non solo il Natale, ma l’intera umanità… è possibile evitare la catastrofe se mancano poche ore alla mezzanotte del 25 dicembre?

Neanche Babbo Natale ne ha la più pallida idea, l’unica soluzione sarebbe farsi aiutare… ma da chi? A quanto pare i Re Magi e la Befana sono fuori discussione! L’unica alternativa è lui: Luciano, fratello di Babbo Natale e anche suo ex socio in affari, allontanato dal villaggio a causa della sua filosofia di vita, poco condivisa e molto criticata. Luciano Kristmas è quello che tutti definiscono un uguagliatore! La sua visione è semplice, prevede che tutti i bambini abbiano le stesse cose, indipendentemente dalla loro condizione di nascita. Non dovrebbero esistere bambini ricchi e bambini poveri, ma solo bambini, uguali:

  • Non c’è giustizia a questo mondo, Luciano.
  • Per questo non bisogna mai smettere di cercarla, nano.
  • Si, ma gli uomini non saranno mai uguali, Luciano. La vita è una gara.
  • Si, ma se non si parte alla pari, la gara è truccata. I bambini sono uguali e devono essere uguali. Punto. Per i grandi è un’altra storia, potranno anche sbranarsi, ma da piccoli no. I figli dei poveri devono avere quanto quelli dei ricchi.
  • Tanti auguri, uomo.
  • Grazie, nano. Un bambino non è dei suoi genitori. Non è proprietà privata. È di tutti, e tutti dovrebbero occuparsi di lui.
  • Sarà, uomo! Ma è un sogno impossibile: le differenze ci saranno sempre.
  • Embè? Oggi noi cominciamo lo stesso e domani, per una volta, a Natala, tutti i bambini del mondo saranno uguali… o almeno un po’ meno diversi.

Il Kristmas sbagliato, accompagnato dal nano picchiatore, oltre che dai suoi sentimenti di giustizia e parità,  da inizio alla sua piccola rivoluzione natalizia. Li attende una notte ricca di sorprese, molte delle quali per niente piacevoli. Per esempio Mr Flynch, il giocattolaio terribile, potrebbe aver sguinzagliato le sanguinarie Valchirie contro Luciano, giusto un problemino in più del previsto se consideriamo che, nel frattempo, nel villaggio di Babbo Natale si consuma un tradimento e il povero Niklas cercherà di essere spodestato!

Non fatevi ingannare dall’apparente cliché del Natale in pericolo, o dall’appannaggio politico che si evince qua e là tra le righe, l’intenzione dell’autore è utilizzare una storia semplice, dalla lettura scorrevole e piacevole, a tratti ironica, adatta a grandi e piccoli, per toccare quei temi e quelle verità da cui tutti, in particolar modo a Natale, sembriamo nasconderci. I problemi non svaniscono solo perché ci voltiamo per non guardarli in faccia: “…se una cosa è ingiusta, rimane ingiusta anche se nessuno lo dice.”

Secondo il filosofo Keyserling “La via più breve per giungere a se stessi gira intorno al mondo”. Questa breve affermazione riassume quanto accade ai nostri protagonisti, la consegna dei doni si trasforma in un viaggio interiore, un momento di riflessione, non solo per Luciano e i suoi compagni di viaggio, a cui si uniranno inaspettatamente due bambini, ma per il lettore stesso, che potrà prendere coscienza e salvare in tempo anche il suo personale Natale. Un po’ come il Grinch, che alla fine si rende conto che tutti questi meravigliosi nastri, queste luci strabilianti e i regali più grandi, non determinano la riuscita del Natale: “Signor Luciano, io credo che lei dia troppa importanza alle cose. Per me uno è contento se fa delle cose belle, mica se ha delle cose belle.”

Vi siete mai chiesti come può, un solo uomo, in una sola notte, consegnare doni in tutto il mondo?

Non vi svelerò il segreto di Babbo Natale, ma se avete voglia di una bella storia, una fuori dall’ordinario, che possa incuriosirvi e farvi inaugurare al meglio questo dicembre, come sempre pieno di speranze e aspettative, siete sulla slitta giusta! O era la strada?

A chi le decorazioni le mette alla vita.

Buona lettura!

 cover giac. papi