Università di Medicina, Princi: ‘Insediato il tavolo di coordinamento’
"Ci stiamo lavorando tutti quanti con grande spirito di squadra e contiamo nell'attivazione entro il 2026/2027" le parole dell'eurodeputata
15 Marzo 2025 - 17:56 | Redazione

Ai microfoni di Citynow, in visita al Museo Archeologico Nazionale con la dott.ssa Frittelli, neo commissaria del GOM, l’eurodeputata Giusi Princi fa il punto sul progetto dell’Università di Medicina a Reggio Calabria.
“Stamattina siamo al Museo di Reggio Calabria con la dottoressa Frittelli, la neo commissaria del GOM di Reggio Calabria: non aveva mai visitato i Bronzi, per cui è stata per me una occasione per farle apprezzare quello che è il patrimonio culturale e archeologico che tutto il mondo ci invidia”.
“Con la dottoressa Frittelli – prosegue la Princi – ieri ci siamo insediati in questo importante tavolo di coordinamento che è finalizzato all’attivazione dell’Università di Medicina a Reggio Calabria. Insieme al già commissario Scafidi, al presidente dell’Ordine dei medici Veneziano, al direttore sanitario Costarella, ai rettori del mondo accademico calabrese, ci siamo insediati proprio ieri, con il valore aggiunto e quindi con l’importante know-how accademico ed esperienziale che è portato proprio dalla Commissaria Frittelli”.
“Un progetto, perché poi abbia concretezza, ovvero che determini un’importante realtà di medicina qui a Reggio Calabria, deve avere una solidità che è data tanto dai contenuti quanto dalla compatibilità finanziaria. Per cui ci stiamo lavorando tutti quanti con grande spirito di squadra e contiamo che entro il 2026/2027 si riesca appunto nell’attivare l’università di medicina a Reggio Calabria”.
“Sappiamo – conclude l’eurodeputata Giusi Princi – quanto sia importante un’università in una città. Diventa una fortuna perché un’università in generale tende a arricchire, a promuovere quello che è il contesto il tessuto non solo culturale ma anche economico e sociale. Un’Università di medicina va a formare quel capitale umano, quelle competenze e quelle professionalità di carattere sanitario, che oggi a maggior ragione sono sempre più richieste, e che noi auspichiamo proprio che rappresentino quella classe medica competente, formata, di cui ha bisogno la rete sanitaria calabrese”.
