'Valentini-Majorana', il caso a Le Iene: 'Il prof. ci palpeggiava, la preside voleva insabbiare'

Le Iene portano a galla messaggi a sfondo sessuale e la presenza di alcune mail tra la dirigente scolastica e i familiari delle studentesse vittime di molestie

Il caso delle presunte molestie di un professore ad alcune ragazze del LiceoValentini-Majorana” di Castrolibero (Cosenza) è finito al centro della cronaca nazionale, fino ad approdare anche a Le Iene. Il servizio, di Nina Palmieri, andato in onda ieri sera su Italia 1, ha sviscerato l’intera vicenda, portando alla luce dettagli grotteschi, fino ad ora insabbiati.

Il liceo calabrese “delle molestie” a Le Iene

Molestie Liceo Castrolibero Iene

La bufera mediatica si è abbattuta, a ragion veduta, su Iolanda Maletta, la preside del liceo “Valentini-Majorana” di Castrolibero, in provincia di Cosenza, teatro di presunte molestie, da parte di un professore a delle studentesse.

“Io ero minorenne – racconta Emma – mi aveva chiesto di fare una foto al seno”.

Se a tenere banco sui media nazionale è la vicenda del “professore porcone” così come lo ha definito su La 7 Enrico Mentana, a stupire, ancor di più, è il grido d’allarme lanciato dagli studenti che, da quasi una settimana, hanno occupato l’istituto

“Il prof ci palpeggiava la preside voleva insabbiare” e ancora “La Preside tendeva a nascondere tutte le vicende per non infangare la scuola”.

Il caso – spiega Nina Palmieri – è venuto fuori solo da alcuni giorni, ma i fatti risalirebbero almeno al 2018.

“Io avevo 14 anni, lui sia con me che con le mie compagne faceva delle battutine esplicite a sfondo sessuale”.

“L’ultimo giorno in sala professori ha sbloccato il telefono ha aperto la fotocamera e mi ha chiesto una foto al seno in cambio della sufficienza”.

I compagni, ai microfoni de Le Iene hanno raccontato:

“L’abbiamo vista intimorita era così palese che fosse distrutta, un’emozione così forte non la si può recitare”.

Tra i ragazzi presenti durante il racconto c’è anche Sara che, a quel punto, trova la forza per farsi avanti:

“Lui praticamente “mi avvolgeva” per indicarmi le cose sul foglio e mi toccava il seno e poi scendeva verso il culo, sempre mentre eravamo in classe. È successo più volte durante il corso dell’anno”.

La dinamica di questi episodi è confermata anche da altri compagni:

“Durante il compito si metteva sempre vicino questa nostra compagna, toccandola. La palpava, all’inizio lo faceva sembrare come se le toccasse la schiena, però poi scendeva piano piano”.

Trovato il coraggio di denunciare le ragazze, insieme ad alcuni compagni, sono andate a riferire tutto alla Preside che si è mostrata incredula.

“Io non avrei avuto motivo di mentire. Lei davanti alla mia famiglia ha detto di non fare denunce che se ne sarebbe occupata e così noi ci siamo fidati”.

I messaggi del professore

Messaggi Molestie Professore Liceo Castrolibero

I fatti risalgono a giugno del 2018, passa l’estate, a settembre si ritorna sui banchi ma il professore non c’è.

“Non so da quando è partita la malattia, però è mancato per 3 o 4 mesi” racconta una collega.

Ma di lì a poco, il professore torna ad insegnare, nello stesso istituto ma in un’altra classe. Emma racconta di averlo incontrato all’uscita, intimorita. Sara, invece, non ce l’ha fatta, ha preferito cambiare scuola anziché essere costretta a condividere uno spazio che dovrebbe essere sicuro, con chi l’aveva molestata.

Le storie horror, però, non finiscono qui perché nell’anno scolastico 2020-21 un’altra ragazza si fa avanti per denunciare:

“Aveva iniziato con u atteggiamento diciamo abbastanza da “simpaticone” – ha detto Gaia – per poi passare a delle battutine del tipo “ah ma questo jeans, questa scollatura, stai molto bene quando ti vesti con cose aderenti. Avevo 16 anni, un giorno ero rimasta da sola in classe mi ha avvicinata al muro ad un termosifone e mi ha chiesto se volevo fare due botte con lui e io lì sono scappata”.

Con lei, però, il professore va oltre e mette per iscritto le sue fantasie sessuali mandandole dei messaggi.

“Nonostante tutto non riuscivo a mandarlo a quel paese come sarebbe stato giusto fare, anche perché il giorno dopo me lo ritrovavo a scuola. La preside metteva i bastoni fra le ruote, senza prove non ci credeva”.

Quell’atteggiamento di non fiducia nei suoi confronti l’ha scoraggiata tanto che ha deciso di lasciare la scuola, mentre il professore è rimasto ad insegnare fino a qualche giorno fa. Solamente a gennaio è arrivata la svolta, quando un’ex studentessa oggi all’università ha creato una pagina Instagram “Call out Valentini Majorana” per aiutare tutte le ragazze che si sono trovate nella stessa situazione.

Intanto Le Iene hanno mostrato la falla nel racconto della dirigente scolastica che, più volte, ha detto di non sapere. Sono venute, infatti, allo scoperto delle mail che mostrano che la preside conosceva bene ciò che accadeva all’interno della sua scuola e che gli incontri con i familiari delle ragazze molestate si sono realmente tenuti.

Per vedere il servizio completo, CLICCA QUI.