Sit-in vigili del fuoco, Paris: "Non basta chiamarli eroi. Lo stato dov'è?"

"Non serve chiamarli eroi, serve che lo Stato garantisca diritti e preservi uno dei Corpi più importanti d'Italia". Le parole del consigliere Paris

“Non serve a nulla chiamarli “eroi” quando perdono la propria vita durante un intervento, serve che lo Stato garantisca diritti e preservi uno dei Corpi più importanti che il nostro Paese vanti. I vigili del fuoco meritano sicuramente di più, non più vane promesse ma fatti”.

Ad affermarlo è il consigliere comunale Nicola Paris vicino al Corpo dei pompieri che, questa mattina, ha manifestato a Piazza Italia con un sit-in indetto dalle organizzazioni sindacali di categoria.

“Ancora una volta, i nostri Vigili del fuoco hanno fatto sentire la loro voce disperata denunciando le criticità che, quotidianamente, vive il personale. Il Governo deve garantire a questi professionisti della sicurezza collettiva maggiori risorse, garanzie e, soprattutto, copertura assicurativa contro gli infortuni.

É inaccettabile che ci sia una disparità di trattamenti economici e previdenziali che, invece, sono riservati ad altro personale in divisa. Non ci sono “uomini dello Stato” di serie A o di serie B. Sono tutti uomini e donne preziose da preservare e rispettare. Nonostante i rischi, i Vigili del fuoco non godono della copertura assicurativa contro gli infortuni e questa cosa è inaccettabile e disumana.

Lo Stato mette in ginocchio un comparto fondamentale per la sicurezza dei cittadini e il suo silenzio, ancor di più la sua inadempienza a richieste lecite, uccide per la seconda volta quei servitori dello Stato morti durante un intervento. In un Paese normale, le richieste dei Vigili del fuoco sono più che legittime ma ancora questo Governo e, quindi il Partito democratico e il Movimento 5 Stelle, non ha capito che vanno premiati gli uomini in vita e non quando sono morti per salvare il prossimo. Il vigile del fuoco non predica la fratellanza dell’uomo. La vive”.