Villa, i consiglieri di FI: 'Gli Aragona mentono sapendo di mentire'

I consiglieri contestano alla famiglia Aragona il modo 'poco corretto' di fare politica. La nota

Domenico Aragona e Christian Aragona continuano ancora a mentire alla Città”.

Sono le parole dei consiglieri di FI Pietro Caminiti, Giovanni Imbesi, Antonino Giustra, Massimo Morgante, Sandro Aragona, Domenico D’Agostino.

“False le dichiarazioni di Zio e Nipote, consiglieri comunali, riguardo le trattative con il Sindaco Siclari per entrare in maggioranza. Le trattative si sono arenate esclusivamente perché il Dottor Domenico Aragona ha richiesto due postazioni istituzionali ed amministrative, la Presidenza del Consiglio per se stesso e l’assessorato per il nipote Christian.

Proposte non accettabili, infatti il Sindaco Siclari si è scontrato con il consigliere Domenico Aragona che chiedeva, in maniera inderogabile, che fosse riconosciuta a lui una nomina diretta, non solo del nipote. Richiesta non accettata ed non accettabile perché ritenuto Domenico, vista la sua storia politica, poco trasparente e non credibile nei suoi propositi, visto che non ha mai avuto tra i suoi primi obiettivi gli interessi della Città.

Opinione non solo nostra ma della stragrande maggioranza dei politici della sua generazione che hanno vissuto metodi e modi di Aragona, poco compatibili con il corretto modo di fare politica.

È palese la falsità quando gli Aragona sostengono che non siano stati rispettati i punti programmatici, ma per logica, anche i più distratti comprendono che i punti programmatici si sviluppano nei mesi e negli anni successivi all’accordo e non il giorno dopo. Sarebbero stati credibili se fossero entrati in maggioranza e dopo un anno si fossero dissociati dopo aver visto che non erano stati attuati i punti programmatici. Inoltre il documento l’hanno voluto stirare loro, per coprire e giustificare il loro vero obiettivo, ricoprire gli incarichi richiesti. Queste loro ultime dichiarazioni dimostrano ciò che ormai tutta Villa ha ben chiaro, quanta ipocrisia si nasconde dietro la loro azione politico-amministrativa”.