Le Grotte di Tremusa, una testimonianza geologica nella periferia di Reggio - FOTO

Uno dei tanti tesori della nostra terra. Le grotte di Tremusa hanno una storia di circa 5 mila anni

Conosciamo la nostra terra, ne conosciamo i profumi, i luoghi, ma non sempre conosciamo i meravigliosi miti e le misteriose leggende che avvolgono la Calabria.

Oggi vi raccontiamo delle Grotte di Tremusa situate a Melia di Scilla. Una vera e propria testimonianza geologica di milioni di anni fa, occultata nella periferia di Reggio Calabria, seppur in prossimità una zona conosciuta per i grandi flussi turistici estivi.

Dove si trovano

Situate tra imponenti boschi di castagni, a circa 600 metri di altitudine, le grotte sono oggi meta dei curiosi appassionati di storia e natura. Secondo voci del luogo questi tunnel, che oggi si affacciano sullo straordinario Stretto di Messina, ospitavano sedili e tavole di pietra e grandi statue, tutto scomparso a causa di saccheggi perpetrati in varie epoche.

La storia

Le grotte di Tremusa sono a tutt’oggi attive. Al loro interno è possibile osservare goccioline d’acqua che, lentamente, permetteranno l’accrescimento delle stalattiti e stalagmiti già presenti. Sono proprio questi ultimi i grandi protagonisti delle grotte reggine. Le grotte sono visitabili solo “in superficie” in quanto addentrarsi nei fitti cunicoli vorrebbe dire probabilmente perdersi all’interno di un fitto labirinto.

5000 anni fa queste grotte, su cui oggi possiamo tranquillamente camminare, si trovavano sul fondo del mare. A testimoniarlo la presenza di conchiglie di Pecten, tipiche dei bassi e caldi fondali marini, testimoni durature della vita prima della comparsa dell’uomo, che fossilizzate ricoprono le pareti delle grotte scillesi.

Come andare a visitarle

Arrivare  è molto semplice, si sale a Melia di Scilla a pochi metri prima della piazzetta del paese, dove c’è il Monumento ai caduti in guerra, si svolta a sinistra seguendo la segnaletica che indica le grotte. Si arriva a una grande costruzione gialla sulla sinistra e appena la si supera si svolta subito a destra, imboccando la “via Grotte”. Dopo circa ottocento metri di strada stretta e in discesa, le grotte appariranno sulla sinistra.

Non si può purtroppo dire che questo luogo fantastico sia anche incontaminato. Le grotte di Tremusa per quanto attirino l’attenzione dei turisti e dei più avventurieri si trovano oggi in stato di abbandono con recinti divelti e cartacce lasciate in giro. 

Ph Davide Gatto