Bergamo ‘chiama’ Reggio, Wilson: ‘Un volo diretto? Perchè no’

“Non vedo perché no - ha detto il CEO di Ryanair. I calabresi sono ovunque ed hanno bisogno di tornare a casa”. Ma ci sono delle condizioni...

aeroporto lamezia ryanair

Nella conferenza tenutasi presso l’Aircraft Engineering Academy di Bergamo, accanto a investimenti, formazione e nuovi hangar, è riemerso un tema caro allo Stretto: la possibilità di un nuovo collegamento diretto, Reggio Calabria–Bergamo.

Quando Ryanair sbarcò in città, la discussione fu aperta. Alla fine, la scelta, anche abbastanza apprezzata dai reggini, cadde su Milano Malpensa. Oggi però, grazie all’intervento del presidente di SACBO Giovanni Sanga, il tema torna sul tavolo. E questa volta, la risposta del CEO di Ryanair Eddie Wilson lascia aperto uno spiraglio concreto.

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Sanga: “Reggio è una terra straordinaria. Quel volo sarebbe un’opportunità enorme”

Sanga ha preso la parola ricordando come il rapporto tra Ryanair e Bergamo abbia trasformato la città e l’intero territorio:

“A Bergamo, su dieci presenze, nove sono turisti. Questo dice cosa ha significato il rapporto con Ryanair: crescita economica, sociale, culturale. L’università non avrebbe mai potuto internazionalizzarsi senza i voli di Ryanair. Siamo arrivati a 24 mila studenti anche grazie alla connettività”.

Da qui, lo sguardo alla Calabria:

“Abbiamo un volo al giorno su Crotone, due o tre su Lamezia a seconda del giorno. Ora speriamo che con Wilson ci sia la possibilità di avere anche un diretto su Reggio Calabria. È una terra straordinaria, piena di storia, cultura, turismo. Un territorio ancora da scoprire, dalle montagne al mare. Sarebbe un’opportunità enorme per la Lombardia e per tutto il Nord Italia”.

Parole nette. Una richiesta esplicita. E la risposta di Ryanair non è stata un no.

Wilson: “Non vedo perché no. I calabresi sono ovunque ed hanno bisogno di tornare a casa”

Il CEO di Ryanair, Eddie Wilson, ha accolto l’idea senza chiusure:

“Se vogliamo farlo da Reggio, avremo bisogno di più aerei basati lì. Avremo altre discussioni su questo. Ma non vedo alcun motivo per cui non dovremmo farlo”.

Poi una considerazione che sembra più un dato di realtà che un semplice commento:

“Ovunque andiamo, ci sono calabresi. E hanno bisogno di tornare a casa. Faremo del nostro meglio per realizzarlo”.

Wilson ha spiegato che la compagnia sta per ricevere 29 nuovi aerei — parte del maxi ordine Boeing — e molti saranno destinati all’Italia:

“Gli aeroporti italiani hanno capito che dopo il Covid dovevano restare competitivi. Le regioni hanno fatto passi avanti più veloci rispetto ad altri Paesi europei. Non tutta la conoscenza è a Roma – riferendosi al Governo -: è nelle regioni. Ed è lì che stiamo investendo”.

Competitività e futuro: perché Ryanair ora guarda anche a Reggio

Wilson ha ricordato che i territori che attraggono investimenti sono quelli che restano competitivi, sostengono la sviluppo e garantiscono continuità alle compagnie aeree. Ed è proprio quello che è successo in Calabria, con l’eliminazione dell’addizionale comunale.

Ed è quello che Ryanair sta costruendo a Lamezia, con il nuovo hangar da 15 milioni, 300 nuovi posti di lavoro e la formazione continua tra Bergamo e la Calabria.

Tutto questo, per Wilson, apre scenari nuovi:

“La Calabria mi ricorda l’Irlanda. Per tanto tempo non siamo stati riconosciuti, poi è arrivato l’investimento. Oggi qui vedo persone che torneranno in Calabria per lavori ben pagati, con una compagnia solida che rimarrà in quelle regioni”.

Il volo Reggio–Bergamo: una possibilità concret

Il dialogo tra Sanga e Wilson ha riaperto un dossier che sembrava chiuso.

Ryanair non ha annunciato nulla, ma, allo stesso tempo, non ha escluso a priori la nuova rotta dall’aeroporto dello Stretto Tito Minniti ed anzi ha confermato la disponibilità a discuterne, così come ha riconosciuto il potenziale turistico e sociale di Reggio.

La sensazione è che la partita sia aperta. E che, con le giuste condizioni, il collegamento possa diventare più di un’ipotesi.

Per una città che vive da anni un tema strutturale legato alla connettività, la possibilità torna sul tavolo. E questa volta, con un interlocutore che ha dimostrato, numeri alla mano, di investire davvero dove vede potenziale.