E poi...silenzi?

Ecco come si finisce poi, inchiodati a una fines

Ecco come si finisce poi,
inchiodati a una finestra noi,
spettatori malinconici,
di felicità impossibili…

Renato Zero – Nei Giardini Che Nessuno Sa 1994

di Matteo Occhiuto – E poi…silenzi. Cantava così, nel lontano, 1994, Renato Zero. Anni, quelli Novanta, in cui la Reggio sportiva, di silenzi, proprio non ne “ascoltava” mai. Erano gli anni d’oro della Viola Reggio Calabria, erano gli anni in cui, in riva allo Stretto, ci si giocava lo Scudetto. Momenti magici, che di lì a poco avrebbe vissuto anche la Reggina, promossa in Serie A per la prima volta solamente un lustro dopo.

Il Comunale – oggi Granillo – ed il PalaCalafiore, inaugurato nel 1991, ogni domenica, erano vestiti a festa, pieni in ogni ordine di posto e ribollenti di adrenalina, entusiasmo e, soprattutto, tifo. Il calore del pubblico, spesso, fungeva da propulsore agli organici nero-arancio e amaranto rendendo terribilmente, maledettamente difficile, ad ogni squadra avversaria, la discesa e la trasferta di Reggio Calabria. Un vulcano sportivo dal quale era davvero molto complicato uscire senza rimanere scottati.

Di anni e di acqua sotto i ponti, da quell’epoca, ne è passata davvero tanta. Sì, si sono vissuti gli anni d’oro, godendoseli fino all’ultimo secondo: la Serie A della Reggina da una parte, l’entusiasmo e le sfide Scudetto della Viola dall’altra. Percorsi capaci di segnare la storia di calcio e pallacanestro d’Italia a cavallo fra gli anni ’90 ed il nuovo Millennio. Oggi, tutto questo, è però un mero ricordo.

Fallimenti e fideiussioni hanno azzerato le due più belle realtà sportive reggine, che hanno toccato punti davvero bassi della propria vita. Fattori che, senza dubbio, hanno intaccato anche quel celebre e meraviglioso attaccamento viscerale fra squadra e tifosi. Un legame che è andato sempre più affievolendosi, andando a toccare vette al ribasso che non possono non far male al cuore.

Sarà difficile archiviare il silenzio della Curva Sud del Granillo per l’intera stagione 2017/2018, nella quale, praticamente, la Reggina ha giocato fuori casa la totalità della propria stagione. Una situazione che potrebbe rivedersi anche quest’anno e, clamorosamente, materializzarsi anche al PalaCalafiore, con i Total Kaos, principale tifoseria organizzata nero-arancio che hanno annunciato l’intenzione di disertare l’impianto di Pentimele dopo il confronto – definito schietto e civile -con il nuovo patron della Viola, Aurelio Coppolino.

Chiaramente, entrare nel merito di tali scelte sarebbe estremamente complicato, per tutta una serie di motivi. Quello che non può non allarmare, però, è il rischio, di vedere Viola e Reggina lasciate da sole o, quantomeno, senza il benché minimo supporto da parte di coloro che, nel corso della storia, hanno sempre rappresentato rispettivamente il sesto e dodicesimo uomo. Verrebbe, come cantava Renato Zero, ‘un gran freddo dentro l’anima’. E poi, silenzi.