Nascondeva quasi 2 Kg marijuana dietro le tende da campeggio. Arrestato 43enne nel Reggino

Enno, il cane antidroga ha scovato 4 sacchetti in cellophane contenenti, complessivamente, 1,5 kg di marijuana

Non si arresta la più ampia e diffusa azione di contrasto dei carabinieri, nella piana di Gioia Tauro, per prevenire e reprime i reati connessi allo smercio di sostanze stupefacenti, particolarmente diffusi anche nel periodo invernale quando, la marijuana, coltivata e prodotta nelle piantagioni durante il periodo estivo, come da prassi, viene poi venduta al dettaglio.

ARRESTATO 43ENNE ORIGINARIO DI CITTANOVA

Carabinieri Marijuana

In tale quadro, nei giorni scorsi, a Taurianova, i Carabinieri, hanno arrestato in flagranza Marzico Claudio, 43enne di Cittanova, già noto alle Forze dell’Ordine, per possesso di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

In particolare, durante le ordinarie attività di controllo del territorio e di prevenzione dei reati in materia di droga, i carabinieri della locale Stazione e della Stazione di Cittanova, unitamente alle unità specializzate dei Carabinieri Cinofili di Vibo Valentia, nel corso di una perquisizione presso l’abitazione dell’uomo, hanno rinvenuto all’interno di un cassetto, 2 barattoli in vetro contenenti circa 300 grammi di marijuana.

DECISIVO L’INTERVENTO DEL CANE ENNO

Il cane “Enno” ha, però, continuato ad essere attratto da odori particolari che riconducevano alla presenza di ulteriore sostanza stupefacente, così da guidare i militari operanti ad una altra abitazione, contigua alla prima e sempre nella disponibilità dell’arrestato, anche se disabitata.

Una volta all’interno, i Carabinieri, nel corso di un approfondito controllo, anche questa volta, hanno rinvenuto, sopra un armadio, 4 sacchetti in cellophane contenenti, complessivamente, 1,5 kg di marijuana, ben celati da alcune tende e altro materiale da campeggio.
La sostanza stupefacente, circa 1,8 kg, nel complesso, insieme alla strumentazione di pesatura e sminuzzamento, è stata sottoposta a sequestro per le successive analisi tossicologiche presso il RIS di Messina.
M. C. , al termine del giudizio di convalida è stato ristretto agli arresti domiciliari.