Reggina, che beffa. Amaranto spreconi, il Rende pareggia sul gong

Una Reggina sprecona si fa raggiungere dal Rende all'ultimo secondo. Amaranto che con Tassi avevano avuto due clamorose occasioni per raddoppiare

Rimpianti e rammarico. Una Reggina sprecona si fa raggiungere dal Rende all’ultimo secondo. Pareggio giusto per quanto prodotto in campo dalle due squadre, Reggina però che con Tassi aveva avuto due clamorose occasioni per raddoppiare.

LE SCELTE INIZIALI

Drago punta sul 4-2-3-1, in difesa davanti a Confente il quartetto titolare. A centrocampo è Marino ad assicurare dinamismo e quantità al fianco di De Falco, Bellomo avanzato sulla trequarti. Esterni offensivi non a piedi invertiti, Doumbia a destra e Tulissi a sinistra assistono l’unica punta Baclet. Rende dell’ex amaranto Modesto con il 3-4-3, in attacco Borello, Negro e Vivacqua.

SOFFERENZE INIZIALI

E’ la settimana del marchio, della storia, del logo e del pulmann, ma è tempo di pensare al campo. La Reggina fatica ad entrare in partita, approccio decisamente migliore per un Rende che mostra idee ed intensità. Amaranto in sofferenza soprattutto sulla corsia mancina, il primo pericolo arriva al 17′ ma il flipper che si scatena da un cross dalla destra non porta conseguenze.

La Reggina inizia a macinare gioco, il primo tentativo per la formazione di Drago nasce dai piedi di Bellomo, destro alto sopra la traversa. Rende che si mostra nuovamente pericoloso dalle parti di Confente, reattivo sulla conclusione di Borello.

CRESCENDO AMARANTO

Con il passare dei minuti la linea di trequarti amaranto inizia a carburare, al 36′ prima vera chance per la Reggina. Vivacqua scivola, Tulissi ha la palla giusta sul piede sbagliato (il destro) e calcia alto.

Sale l’incitamento del Granillo, al 43′ nuova occasione per gli amaranto. Doumbia dalla destra crossa in mezzo, nonostante la ‘stazza’ Tulissi sovrasta l’avversario e devia di testa, Borsellini respinge. Finale in crescendo per la Reggina, i frutti arrivano sul gong. Perfetto il contropiede iniziato da Kirwan, palla per Baclet che serve Bellomo, l’ex Bari con freddezza scarica di sinistro alle spalle di Borsellini.

Vantaggio a pochi secondi dall’intervallo, situazione ideale per una Reggina sbucata con qualche minuto di ritardo dai blocchi di partenza. La ripresa inizia senza cambi e con la conferma della prorompente vivacità di Tulissi, a tratti imprendibile per la difesa del Rende.

REGGINA SULLE GAMBE

Da calcio d’angolo, al minuto 62 disattenzione per la difesa amaranto e per Confente in primis, Sabato di testa da ottima posizione spreca mandando alto. Drago cambia il riferimento offensivo, richiamando Baclet e inserendo Tassi.

Sale la pressione del Rende, che porta ad una quantità industriale di corner in favore della formazione di Modesto. Reggina che torna a soffrire, Drago prova a rimediare una doppia sostituzione: dentro Zibert e Strambelli, fuori De Falco e Tulissi, stremato dopo una prova più che generosa.

Reggina evidentemente sulle gambe, altro doppio cambio con Drago che sostituisce il 50% dei giocatori di movimento rispetto a inizio gara: fuori Bellomo e Marino, dentro Sandomenico e Franchini.

TASSI, SERATA NO

Rigore dato e poi trasformato in punizione dal limite dal direttore di gara, giusto così: il fallo di Procopio avviene qualche centimetro fuori dall’area. Il Rende si sbilancia alla ricerca del pareggio, la Reggina si mangia il 2a0 in contropiede: Doumbia serve Tassi, l’attaccante amaranto si invola solitario prima di farsi ipnotizzare da Borsellini in uscita.

Clamorosa l’occasione divorata dagli amaranto, il copione si ripete in zona recupero. Ancora Tassi, ancora solo davanti al portiere avversario, vince ancora Borsellini. Serata stregata per l’ex Ascoli, privo di freddezza come non era capitato in passato.

BEFFA FINALE

Si spera di non dove rimpiangere la doppia occasione, ma il calcio non perdona. Al minuto 94, il Rende trova l’1a1 con un destro potente di Viteritti. Pareggio giusto per quanto prodotto in campo dalle due squadre, Reggina però che con Tassi aveva avuto due clamorose occasioni per raddoppiare.

Mancato il treno per tornare alla vittoria, la Reggina incassa  fischi di un Granillo deluso. Amaranto a quota 32 punti, a meno 3 dalla zona play-off.