5G a Reggio, Imbalzano a Falcomatà: 'Procedere con la sospensione. Rischi per la salute pubblica'

Il consigliere comunale presenta un'interrogazione al sindaco riguardante la tecnologia 5G sul territorio reggino

Con tale interrogazione intendiamo porre all’attenzione dell’Amministrazione Comunale la necessità di valutare attentamente l’ipotesi di una sospensione della installazione nel territorio cittadino delle antenne di tecnologia 5G, in attesa della pubblicazione di nuovi studi aventi maggiore carattere di obiettività sui potenziali effetti nocivi per la salute dei cittadini, derivanti dall’esposizione alle onde elettromagnetiche e su cui da diverso tempo è emerso un rilevante dibattito a livello nazionale e internazionale.

Il Consigliere Comunale Pasquale Imbalzano

CONSIDERATO che a partire del secondo semestre dell’anno 2019 nel territorio della città di Reggio Calabria (quartieri di Saracinello e Trabocchetto, via vecchia cimitero, solo per citarne alcuni) si assiste ad attività di installazione di antenne a tecnologia 5G da parte dei maggiori operatori privati nazionali di telefonia mobile, la quale invero offre notevoli vantaggi sul versante dello sviluppo della comunicazione mobile;

RILEVATO che la tecnologia di comunicazione 5G è in fase di sperimentazione dal 2017, nonché si aggiungerà agli standard ancora esistenti per le tecnologie 2G, 3G e 4G prevedendone la sostituzione nell’arco di pochissimo tempo, stimandosi entro il 2019-2020;

ACQUISITO che il 5G si basa su microonde a radiofrequenze più elevate dei precedenti standard tecnologici, anche dette onde millimetriche, che comportano due implicazioni principali: maggiore energia trasferita ai mezzi in cui le radiofrequenze vengono assorbite (in particolare i tessuti umani) e minore penetrazione nelle strutture solide, per cui vi è la necessita di un maggior numero di ripetitori (a parità di potenza) per garantire il servizio;

ATTESO che numerosi e qualificati studi medico-scientifici nazionali ed internazionali attestano la potenziale nocività per la salute umana delle onde elettromagnetiche, emesse da tecnologie di comunicazione senza fili, con un aumento di fenomeni di elettrosensibilità nella popolazione, tra cui i più comuni sintomi sono mal di testa, eruzioni cutanee, difficoltà di concentrazione, insonnia, tachicardia, stordimento e difficoltà digestive;

TENUTO CONTO che le radiofrequenze del 5G sono del tutto inesplorate e manca qualsiasi studio preliminare sulla valutazione del rischio sanitario e per l’ecosistema derivabile dall’installazione di nuove antenne che, inevitabilmente, andranno ad aggiungersi alle Stazioni Radio Base ancora operative per gli standard tecnologici di comunicazione senza fili 2G, 3G, 4G;

PRECISATO che ai sensi dell’art.191 del TFUE: “ La politica dell’Unione in materia ambientale contribuisce a perseguire i seguenti obiettivi: salvaguardia, tutela e miglioramento della qualità dell’ambiente, protezione della salute umana, utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali”…..e al comma 2 “La politica dell’Unione in materia ambientale mira a un elevato livello di tutela, tenendo conto della diversità delle situazioni nelle varie regioni dell’Unione.

Essa è fondata sui principi della precauzione e dell’azione preventiva ….”

ATTESO che i principi dell’ordinamento comunitario sono recepiti in ambito amministrativo nell’ordinamento italiano ex Legge 241/90, il principio della precauzione può essere adeguatamente invocato in quanto principio guida nelle inevitabili incertezze scientifiche che abbiano un potenziale danno in termini eziologici sulla salute della comunità, a breve o a lungo termine per il quale non è attualmente possibile determinare il rapporto rischio/beneficio di sufficiente certezza;

CONSIDERATO che deve essere assicurato un adeguato livello di protezione, individuato a seguito di una preliminare valutazione scientifica obiettiva e che, sulla scorta di ciò che si rappresenta, sono già diversi (circa venti fino a novembre 2019) i comuni italiani che hanno adottato ordinanza di sospensione all’installazione di tale tecnologia;

INTERROGA IL SINDACO, quale autorità sanitaria locale:

A) Se ritenga opportuno procedere all’immediata adozione di ordinanza contingibile e urgente al fine della sospensione della sperimentazione del 5G su tutto il territorio del Comune di Reggio Calabria, la sospensione del rilascio di autorizzazioni per l’installazione di nuove stazioni radio-base ovvero di autorizzazioni per l’adeguamento di stazioni radio-base già esistenti alla nuova tecnologia 5G, nonchè delle autorizzazioni già concesse.

B) In subordine, se ritenga opportuno assumere iniziative nel senso pocanzi esposto con l’acquisizione di pareri dell’ASP n. 5 di Reggio Calabria, dell’A.R.P.A.CAL., del Dipartimento Salute e del Dipartimento Ambiente della Regione Calabria, nonché eventualmente del Ministero della Salute e del Ministero dell’Ambiente.

Auspicando un positivo riscontro alla presente, nel rappresentare che la mancata risposta entro i termini previsti (30 giorni) configura diverse tipologie di responsabilità dinnanzi alle Autorità competenti, si porgono distinti saluti.

Poiché riteniamo che la salute sia bene di rango primario e la cui tutela deve essere sempre anteposta, chiediamo al Sindaco, quale massima autorità sanitaria locale, di assumere una decisione chiara e univoca nell’interesse dei reggini, atteso che proprio in questi ultimi giorni, nel corso di una intervista, finanche il premio Nobel per la Medicina del 2008, il virologo Luc Montagnier, non ha escluso una connessione tra onde elettromagnetiche e covid-19.

È quanto afferma Pasquale Imbalzano, consigliere comunale di Forza Italia in seno al civico consesso.