di Federica Campolo– Si conclude oggi l’iniziativa Un mese del genere promossa dall’Assessorato Welfare e Politiche Sociali in collaborazione con l’Assessore alla Pubblica Istruzione, Assessore alla Valorizzazione del Patrimonio artistico e Commissario Pari Opportunità, giunta quest’anno alla sua seconda edizione e destinata a diventare, come evidenziato dall’Assessore Lucia Anita Nucera, un evento annuale per la Città Metropolitana di Reggio Calabria.
I suggestivi locali del Castello Aragonese hanno fatto da cornice alla performance a cura del laboratorio teatrale del Liceo Artistico “M. Preti- A. Frangipane” al termine delle giornate della Mostra aperta al pubblico dal 3 all’8 marzo.
L’ironia e la provocazione della drammaturgia, interamente ideata e scritta dagli studenti del liceo reggino, hanno dato voce ad un canto di denuncia e di indignazione: un inno ai diritti e all’uguaglianza, una scommessa di riscatto, un monito che attraverso le forme dell’arte ci invita ad interrogarci sul concetto di “genere”.
Come sottolineato dal coordinatore del laboratorio, maestro Enzo de Liguoro ,ampliare il valore e il significato dei tanti “generi” che caratterizzano i ruoli all’interno della nostra società, spesso così in conflitto tra loro eppure così straordinariamente simili, costituisce, oggi più che mai, un’emergenza sociale, una sfida culturale che i ragazzi del laboratorio teatrale hanno colto senza esitazioni, regalando agli spettatori presenti un momento di grande spessore educativo.
La ricorrenza della festa della donna diviene dunque l’approdo simbolico dell’esposizione curata dagli allievi del Liceo Artistico che, proprio tra le storiche mura della fortezza aragonese, hanno offerto alla cittadinanza, catturata dal fascino delle istallazioni allestite dal professor Nunzio Tripodi, numerosi spunti di riflessione.
Al centro della narrazione artistica degli studenti il mondo femminile, fil rouge che collega le opere tra loro, conferendo raccordo e uniformità ai molteplici temi affrontati. Le donne delle tele si spogliano di tutte le loro incertezze e fragilità, offendo agli occhi discreti dei loro spettatori la nudità di tutto il loro universo.
Un mondo fatto di pennellate vivaci e intense, decorato sì dalle tinte fosche della violenza, degli abusi, dell’emarginazione, ma abbagliato al tempo stesso dai colori brillanti della lotta per l’emancipazione, del desiderio di riscatto, della forza, del coraggio.
L’iniziativa Un mese del genere che si è conclusa proprio in occasione della festa della donna, vuole farsi promotrice di un messaggio di giustizia ed uguaglianza sociale, di riflessione costante mediante il rinnovato impegno profuso dall’Assessorato alle Pari opportunità, volto a favorire una rivoluzione culturale all’interno della quale le donne devono difendere, con orgoglio, i diritti che per troppo tempo sono stati loro negati e il valore universale della parità di genere.
