Salvini attacca la politica del Sud: “50 anni di voti rubati e risorse sprecate”
"Una classe politica e burocratica che al sud ruba i voti da 50 anni si porta a casa soldi senza fare quello che con quei soldi avrebbe dovuto fare", l'affondo del leader della Lega
02 Aprile 2025 - 11:05 | Redazione

“Avere più potere nelle Regioni e un governo più solido, stabile col Premierato, è assolutamente quello che vogliamo lasciare agli italiani fino al 2027”. Lo ha detto Matteo Salvini, a Padova, a margine dell’evento precongressuale della Lega. Per Salvini “c’è un programma di governo da rispettare. L’autonomia fa bene, significa merito, efficienza, velocità, buon governo, vicinanza ai cittadini. Non c’è una parte di politica che rallenta, c’è una parte di burocrazia che rallenta a Roma, che non vuole cedere neanche mezzo millimetro di potere, sbagliando”, ha affermato.
Un passaggio in particolare del leader della Lega ha attirato il malumore dei politici del Sud, direttamente attaccati da Salvini.
“Il nemico dell’autonomia non è il cittadino, ne a Padova, ne a Caserta, perchè se la qualità dei servizi evidentemente non è uguale. Chiaro che un ragazzo che nasce nel nord est o un ragazzo che nasce sulla Sila ha delle opportunità di vita, di lavoro, di scuola, di salute e di mobilità diversi.
Gli unici avversari dell’autonomia non sono i cittadini, è una classe politica e burocratica che al sud ruba i voti da 50 anni si porta a casa soldi senza fare quello che con quei soldi avrebbe dovuto fare. E a Roma è burocraticamente per rappresentata. Però non non ci fanno paura.
