Caso contatori a Reggio, Veronese: ‘Bilanci opachi e responsabilità politiche: la verità non si querela’
"Ai diplomati Brunetti e Barreca rivolgo un invito semplice e diretto: non sprecate tempo a cercare avvocati per intentare querele infondate" le parole di Veronese
23 Giugno 2025 - 08:17 | Comunicato Stampa

Negli ultimi giorni ho sollevato pubblicamente un fatto di estrema gravità che riguarda la gestione dell’acqua pubblica da parte del Comune di Reggio Calabria. Un fatto documentato, non un’opinione personale, che chiama in causa trasparenza, correttezza amministrativa e, soprattutto, rispetto per i cittadini.
Grazie a un accesso agli atti regolarmente presentato, ho ottenuto documentazione ufficiale da Sorical, l’ente che gestisce il servizio idrico del Comune dal 2023. Dalle carte fornite si evince in modo chiaro e inequivocabile che gli immobili comunali – scuole, uffici pubblici, cimiteri e altri edifici – non sono dotati di contatori dell’acqua dal 1996 da quando diventa obbligatorio l’istalazione degli stessi anche per le pubbliche amministrazioni. Questo significa che per anni il Comune non ha registrato né rendicontato i propri consumi idrici, omettendoli dai bilanci.
Il risultato? La spesa legata all’acqua consumata dalle strutture comunali è stata spalmata sui cittadini, che hanno pagato inconsapevolmente anche per i consumi dell’Ente. Una pratica che configura un danno erariale, una truffa ai danni della collettività e, potenzialmente, anche reati come il furto d’acqua e il falso in bilancio.
Il vicesindaco Paolo Brunetti, che ha avuto la delega al servizio idrico per nove lunghi anni, e il consigliere Giuseppe Barrecca, attualmente titolare della deroga sul settore, anziché chiarire i fatti e presentare spiegazioni fondate, si sono affrettati a bollare come “falsità” quanto da me denunciato, annunciando querele e azioni legali.
Ai diplomati Brunetti e Barreca rivolgo un invito semplice e diretto: non sprecate tempo a cercare avvocati per intentare querele infondate. Consigliate a chi è responsabile di questo colossale imbroglio di cercarsi al più presto dei bravi penalisti e contabili, perché davanti alla magistratura – e non davanti ai giornalisti – dovranno spiegare il motivo per cui il Comune ha nascosto i propri consumi e caricato i costi sui cittadini.
La verità fa male solo a chi ha qualcosa da nascondere. E non sarà certo una minaccia o una sospensione dai ruoli sindacali a fermare chi, come me, ha scelto di stare dalla parte dei cittadini, della legalità e della giustizia.
Chi amministra la cosa pubblica ha il dovere di agire con trasparenza, correttezza e rispetto per i cittadini. La fiducia dei reggini non si difende con le querele, ma con i fatti. E i fatti, oggi, sono sotto gli occhi di tutti.
Prof. Simone Veronese