“In una città normale il centro dovrebbe essere il biglietto da visita. A Reggio Calabria, invece, rischia di trasformarsi nella discarica di chi ristruttura casa o negozio e scarica in strada i materiali di risulta”.
Inizia così la lettera inviataci da un nostro lettore che denuncia lo stato in cui versano alcuni angoli della città, con detriti e inerti riversati lungo l’asfalto.
“Non parliamo di periferie isolate, ma di vie centrali, a pochi isolati dal comando della Polizia Municipale”.
Le foto a corredo della nota di un cittadino parlano chiaro.
“Cumuli di mattoni, calcinacci e detriti lasciati in mezzo alla carreggiata, in violazione delle norme che considerano l’abbandono di rifiuti un reato penale. La scena più eclatante riguarda le Bretelle sul Calopinace, una delle arterie più trafficate della città, dove è comparsa una vera montagna di scarti edili, visibile a ogni ora del giorno e della notte”.
E ogni giorno centinaia di automobilisti passano davanti a quei cumuli. Centinaia di cittadini lo vedono, ma nessuno si indigna, nessuno segnala. Un’immagine che racconta il degrado e la rassegnazione in cui sembra sprofondare la città.
“Le domande sono inevitabili: dove sono i vigili urbani? Possibile che a pochi passi dal loro comando nessuno noti, nessuno intervenga per individuare i responsabili? – si domanda il lettore – Il risultato è sotto gli occhi di tutti: una città che appare sporca e abbandonata, con i rifiuti edili che diventano arredo urbano. Non è solo inciviltà di chi scarica abusivamente, ma anche indifferenza collettiva. Da un lato i cittadini, che spesso scelgono di girarsi dall’altra parte; dall’altro le istituzioni, che dovrebbero garantire legalità e decoro”.
Infine l’amara considerazione.
“Le leggi esistono, le sanzioni sono chiare. Quello che manca è la volontà di farle rispettare. Fino a quando prevarrà l’indifferenza, a vincere saranno sempre gli incivili”.