Al via la nuova stagione per il Bocale Admo, Falcomatà: “Per me una seconda casa”

“Una realtà sportiva che, oltre al raggiungimento dei risultati - ha affermato il Sindaco - ha sempre puntato sull’emancipazione dei ragazzi"

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“Per me, questo momento ha un sapore diverso rispetto alle solite presenze istituzionali, perché, in questa squadra, che ho avuto la fortuna di conoscere sin da ragazzo, ho maturato un passaggio di crescita personale, ancor prima che sportiva, che mi consente oggi di sentirmi a casa in quella che per me è stata la ‘famiglia Bocale’ – queste le parole del Sindaco Giuseppe Falcomatà, intervenuto alla presentazione del Bocale Admo, per quella che sarà l’ottava stagione consecutiva nel campionato di Eccellenza calabrese.

Una realtà sportiva che va oltre i risultati

“Una realtà sportiva che, oltre al raggiungimento dei risultati – ha continuato il Sindaco – ha sempre puntato sull’emancipazione dei ragazzi; un valore aggiunto per le famiglie che decidono di affidare i propri figli ad una compagine i cui valori sono celebrati attraverso azioni e scelte non comuni, oserei dire uniche nel panorama sportivo italiano, come quella di affiancare il nome ADMO al nome del Bocale, scelta di grande sensibilità che offre la dimensione di quanto questa compagine riesca ad andare oltre un progetto esclusivamente sportivo”.

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Un messaggio sui diritti umani

“Infatti – ha aggiunto – la squadra della famiglia Cogliandro ogni anno ci sorprende; e quest’anno l’ha fatto decidendo di brandizzare il colletto della maglia di rappresentanza, con la bandiera della Palestina, dimostrando con i fatti che, ogni modo, ogni comunicazione anche non verbale, è utile per denunciare il genocidio e l’omicidio dei bambini a Gaza, e per rappresentare pubblicamente la nostra posizione rispetto al grande tema dei diritti umani”.

Lo stadio “Pellicanò” e la memoria

“In ultimo, un ulteriore elemento di carattere personale che ci tengo a sottolineare – ha concluso Falcomatà – proprio perché lo stadio “Pellicanò” di Campoli è stato concluso nel 2002, poco dopo la morte di mio padre, grazie ad una concertazione territoriale delle associazioni, è che a distanza di 25 anni, consegniamo l’accordo quadro per il rifacimento del manto erboso, oggi come allora, frutto di un lavoro di squadra istituzionale e territoriale, che resiste al tempo e soprattutto, che permetterà al Bocale di esprimersi al meglio”.