Sanità reggina, Panetta (Pd): ‘Emergenza fuori controllo’
"Regione e Asp responsabili di scelte arbitrarie e silenzi gravi”, le parole del segretario provinciale dem Peppe Panetta
24 Settembre 2025 - 09:26 | Comunicato Stampa

“La sanità reggina e calabrese è ormai allo sbando, con decisioni arbitrarie e inspiegabili che colpiscono direttamente i pazienti e con un’ASP incapace persino di rispondere alle organizzazioni sindacali”.
È quanto dichiara il segretario della Federazione metropolitana del Pd di Reggio Calabria, Peppe Panetta, commentando le recenti denunce del dottor Pietro Cozzupoli e dell’Usb Calabria.
Lo stop alla chirurgia specialistica convenzionata
Il Dottor Cozzupoli ha lanciato l’allarme sullo stop imposto dall’Asp e dal Dipartimento regionale alla chirurgia specialistica in strutture convenzionate, misura che ha lasciato pazienti già pre-ospedalizzati impossibilitati a curarsi.
“Un provvedimento incomprensibile perché la sanità pubblica non si è fatta carico di trovare una reale alternativa potenziando i propri servizi nel comparto – sottolinea Panetta – e che priva oltre mezzo milione di abitanti della provincia di Reggio Calabria di un’offerta sanitaria minima, in un settore delicatissimo come l’urologia, dove la domanda cresce e i tumori sono tra le prime cause di mortalità”.
Le criticità nei prelievi domiciliari
A ciò si aggiunge la denuncia dell’Usb, che ha evidenziato gravissime falle nel nuovo servizio di prelievi domiciliari: mancanza di dispositivi di protezione, campioni trasportati in borse termiche non conformi, personale precario lasciato solo nelle abitazioni e assenza di protocolli di sicurezza.
“Siamo al paradosso – afferma Panetta –: chi lavora per garantire assistenza viene esposto a rischi, mentre i pazienti non hanno garanzie sulla qualità e l’affidabilità delle prestazioni. E l’Asp, davanti a una richiesta formale di incontro, sceglie il silenzio”.
Il Pd metropolitano parla di “emergenza fuori controllo” e richiama alle proprie responsabilità sia la gestione del commissario-presidente dimissionario Occhiuto, sia la direzione dell’Asp:
“Non è più tollerabile che scelte arbitrarie e l’inerzia burocratica compromettano il diritto alla salute. Se a Reggio Calabria si chiudono i percorsi specialistici e si riducono i servizi domiciliari, ai cittadini resta solo l’emigrazione sanitaria o la rinuncia alle cure. È un disastro che ricade sulle famiglie e sui più fragili”.
Il Pd metropolitano chiede che vengano immediatamente revocati i provvedimenti che limitano la chirurgia specialistica convenzionata e che l’Asp dia risposte chiare sulle criticità del servizio prelievi domiciliari.
Peppe Panetta
Segretario provinciale Pd
Federazione metropolitana Reggio Calabria