Reggio, tre attività sospese per lavoro nero: il resoconto dei controlli dell’Ispettorato
I titolari delle imprese sono stati sanzionati e dovranno adottare tutte le misure necessarie per garantire la tutela dei lavoratori
14 Ottobre 2025 - 11:54 | Comunicato Stampa

Nei giorni scorsi, gli ispettori dello IAM di Reggio Calabria hanno effettuato una serie di controlli in città e in provincia, con l’obiettivo di contrastare il lavoro nero e di verificare il rispetto delle norme in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Lavoro nero: tre attività sospese
Durante i controlli, sono emerse diverse irregolarità in cantieri e attività commerciali distribuite sul territorio provinciale.
- Cantiere edile nella Piana di Gioia Tauro: individuato 1 lavoratore irregolare su 2 presenti al momento dell’ispezione. La ditta è stata sospesa per lavoro nero e potrà riaprire solo dopo la regolarizzazione del dipendente e l’adeguamento agli adempimenti sulla sicurezza.
È stata inoltre applicata una maxisanzione di 3.900 euro, cui si aggiungono le prescrizioni penali per mancata sorveglianza sanitaria e mancata formazione in materia di sicurezza. - Bar nella provincia ionica: anche in questo caso è stato riscontrato 1 lavoratore irregolare su 3. L’impresa è stata sospesa e dovrà regolarizzare la posizione del dipendente.
Oltre alla sanzione di 3.900 euro, sono stati imposti gli oneri per omessa visita medica e omessa formazione. - Negozio di parrucchiera nella Locride: gli ispettori hanno accertato la presenza di 1 lavoratrice irregolare su 2.
La ditta è stata sospesa per lavoro nero, con maxisanzione di 3.900 euro e prescrizioni penali per mancata valutazione medica e assenza di formazione sui rischi legati alla mansione.
Violazioni in materia di salute e sicurezza
Gli ispettori dello IAM hanno inoltre controllato tre ditte edili operanti in altrettanti cantieri nella Piana di Gioia Tauro e nella fascia jonica, riscontrando diverse violazioni delle norme di sicurezza:
- mancata idoneità dei sistemi di accesso ai posti di lavoro;
- mancata formazione dei lavoratori impiegati nei cantieri;
- Piano Operativo di Sicurezza (POS) carente nelle procedure di protezione contro le cadute dall’alto.
I titolari delle imprese sono stati sanzionati e dovranno adottare tutte le misure necessarie per garantire la tutela dei lavoratori.