Reggio, tre attività sospese per lavoro nero: il resoconto dei controlli dell’Ispettorato

I titolari delle imprese sono stati sanzionati e dovranno adottare tutte le misure necessarie per garantire la tutela dei lavoratori

ispettorato del lavoro iam ()

Nei giorni scorsi, gli ispettori dello IAM di Reggio Calabria hanno effettuato una serie di controlli in città e in provincia, con l’obiettivo di contrastare il lavoro nero e di verificare il rispetto delle norme in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Lavoro nero: tre attività sospese

Durante i controlli, sono emerse diverse irregolarità in cantieri e attività commerciali distribuite sul territorio provinciale.

  • Cantiere edile nella Piana di Gioia Tauro: individuato 1 lavoratore irregolare su 2 presenti al momento dell’ispezione. La ditta è stata sospesa per lavoro nero e potrà riaprire solo dopo la regolarizzazione del dipendente e l’adeguamento agli adempimenti sulla sicurezza.
    È stata inoltre applicata una maxisanzione di 3.900 euro, cui si aggiungono le prescrizioni penali per mancata sorveglianza sanitaria e mancata formazione in materia di sicurezza.
  • Bar nella provincia ionica: anche in questo caso è stato riscontrato 1 lavoratore irregolare su 3. L’impresa è stata sospesa e dovrà regolarizzare la posizione del dipendente.
    Oltre alla sanzione di 3.900 euro, sono stati imposti gli oneri per omessa visita medica e omessa formazione.
  • Negozio di parrucchiera nella Locride: gli ispettori hanno accertato la presenza di 1 lavoratrice irregolare su 2.
    La ditta è stata sospesa per lavoro nero, con maxisanzione di 3.900 euro e prescrizioni penali per mancata valutazione medica e assenza di formazione sui rischi legati alla mansione.

Violazioni in materia di salute e sicurezza

Gli ispettori dello IAM hanno inoltre controllato tre ditte edili operanti in altrettanti cantieri nella Piana di Gioia Tauro e nella fascia jonica, riscontrando diverse violazioni delle norme di sicurezza:

  • mancata idoneità dei sistemi di accesso ai posti di lavoro;
  • mancata formazione dei lavoratori impiegati nei cantieri;
  • Piano Operativo di Sicurezza (POS) carente nelle procedure di protezione contro le cadute dall’alto.

I titolari delle imprese sono stati sanzionati e dovranno adottare tutte le misure necessarie per garantire la tutela dei lavoratori.