Schillaci a Locri: ‘Calabria verso l’uscita dal commissariamento della sanità’
A Locri per la commemorazione di Franco Fortugno, il ministro Schillaci parla di una sanità calabrese in miglioramento: “Fondi importanti ma da usare bene. Serve uguaglianza tra Nord e Sud”
17 Ottobre 2025 - 09:36 | di Redazione

Il percorso di uscita dal commissariamento della sanità calabrese fa un passo avanti.
Lo ha ribadito il ministro della Salute Orazio Schillaci, intervenuto ieri a Locri durante la cerimonia in memoria di Franco Fortugno, il vicepresidente del Consiglio regionale assassinato vent’anni fa.
“Negli ultimi anni la Calabria ha intrapreso un cammino virtuoso. La sanità sta visibilmente migliorando”, ha dichiarato Schillaci, sottolineando i progressi compiuti dalla Regione dopo anni di difficoltà.
Secondo quanto riportato da Il Corriere della Calabria, il ministro della salute ha annunciato che il piano di rientro sarà discusso con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ma il “cambio di marcia” è già evidente:
“Vedo la voglia di cambiare direzione, di avere una sanità più moderna e vicina ai cittadini. Sono fiducioso che i calabresi avranno presto una sanità migliore di quella che hanno avuto fino a qualche tempo fa”.
“Fondi sì, ma spesi bene e in modo trasparente”
Nel suo intervento, Schillaci ha richiamato l’attenzione sull’importanza della corretta gestione delle risorse pubbliche.
“C’è una continua richiesta di più fondi per il Servizio sanitario nazionale – ha detto – e i fondi sono importanti, ma devono essere spesi bene, in maniera trasparente, nell’unico interesse dei cittadini e delle persone più fragili, quelle con meno capacità economiche. Questo è l’impegno mio personale e di tutto il governo”.
“Basta differenze tra Nord e Sud”
Schillaci ha anche ribadito la necessità di colmare il divario sanitario tra le regioni italiane:
“Soprattutto in sanità non ci possono più essere tutte queste differenze tra Nord e Sud. Tutti i cittadini hanno diritto alla stessa qualità delle cure, indipendentemente da dove vivono. È un messaggio ancora più importante oggi, in una terra come questa”.
Meloni e Occhiuto: la promessa di un nuovo inizio
L’uscita dal commissariamento della sanità calabrese era stata annunciata dalla premier Giorgia Meloni durante la campagna elettorale a Lamezia Terme, nel corso della convention del centrodestra a sostegno di Roberto Occhiuto, poi rieletto presidente della Regione.
Le parole del ministro Schillaci confermano che il percorso è avviato e che l’obiettivo è restituire alla Calabria una sanità autonoma, efficiente e vicina ai cittadini.
Il commissariamento: una lunga stagione di emergenze
La sanità calabrese è sotto commissariamento dal 2010, a seguito del grave disavanzo accumulato e delle criticità gestionali emerse negli anni precedenti. Il controllo straordinario dello Stato ha affidato ai commissari poteri speciali per il rientro dal debito sanitario e la riorganizzazione delle aziende sanitarie e ospedaliere.
Negli anni, però, la gestione commissariale ha mostrato limiti evidenti: ritardi nell’attuazione dei piani, carenze di personale, strutture inadeguate e un peggioramento dei servizi per i cittadini.
Con l’arrivo di Roberto Occhiuto alla guida della Regione, anche in qualità di commissario ad acta, è iniziata una fase di ricostruzione, con nuovi investimenti, assunzioni e progetti di modernizzazione.
Oggi, dopo quindici anni di gestione commissariale, la Calabria sembra finalmente avvicinarsi alla fine di un lungo percorso, con la prospettiva di tornare a gestire in autonomia il proprio sistema sanitario.
