Reggio, farmacisti in piazza contro Federfarma: ‘Vogliamo condizioni migliori, non elemosina’
Farmacisti in sciopero chiedono il rinnovo del contratto e il riconoscimento del ruolo sanitario
06 Novembre 2025 - 16:24 | di Redazione

Mattinata di protesta in piazza Italia a Reggio Calabria. I farmacisti delle strutture private hanno incrociato le braccia per 24 ore, aderendo allo sciopero nazionale proclamato da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs.
La mobilitazione riguarda oltre 60mila lavoratrici e lavoratori del settore e punta al rinnovo del contratto collettivo nazionale, fermo da anni.
“Un lavoro qualificato, ma senza riconoscimento”
Davanti alla Prefettura hanno manifestati farmacisti e sindacati. Per tutti, la richiesta è una sola: dignità professionale e salariale.
“Federfarma ha chiuso il tavolo delle trattative – spiega Giuseppe Vercelli, Filcams Cgil – Parliamo di professionisti che studiano cinque anni, conseguono una laurea e poi si ritrovano in un comparto che, dall’esterno, viene percepito come ben pagato. Ma non è così. Il tavolo si è interrotto per il mancato riconoscimento dell’aumento contrattuale, ma non è solo questo: chiediamo più tutele e permessi per la formazione. Ogni anno questi farmacisti sono obbligati all’aggiornamento professionale, spesso fuori dall’orario di lavoro e senza compenso”.

“Contratto fermo, chiediamo dignità”
Dal corteo arriva un coro unanime: condizioni migliori, non elemosine.
“Siamo qui – spiega un altro manifestante – perché la trattativa è stata bloccata. Non chiediamo solo aumenti economici, ma il riconoscimento della professionalità, della formazione e degli aspetti normativi. È un contratto fondamentale per migliaia di lavoratori. Non si può accettare che resti fermo. Chiediamo dignità, salari giusti e norme che tutelino chi ogni giorno sta al fianco dei cittadini”.

“Siamo sanitari a tutti gli effetti”
Tra i presenti anche Marisa Stranieri, farmacista collaboratrice da Catanzaro:
“Noi farmacisti collaboratori chiediamo di essere riconosciuti come figure sanitarie a pieno titolo. Non siamo più solo professionisti da banco. Gestiamo servizi, consigliamo, supportiamo i cittadini. È necessario che questa nuova professionalità venga riconosciuta nel contratto. Speriamo che questo sciopero porti Federfarma e l’Ordine a riaprire subito il tavolo”.

Una vertenza nazionale che tocca i territori
La protesta a Reggio Calabria si inserisce nel quadro di una mobilitazione nazionale. Obiettivo: riaprire il confronto e raggiungere un accordo che tenga conto dei cambiamenti del settore, del ruolo sociale delle farmacie e delle competenze sempre più ampie richieste ai professionisti.
Ora si attende la risposta delle istituzioni e delle parti datoriali.
