Azzeramento Castore, lavoratori a Piazza Italia: ‘Mallamaci grande amministratore. C’è bisogno di continuità’
15 Novembre 2025 - 11:44 | di Redazione

Piazza Italia, questa mattina, si è riempita dei lavoratori di Castore. Una presenza silenziosa, ordinata, nata dopo la revoca dell’amministratore unico Mallamaci. Nessun coro, nessuno scontro. Solo la volontà di far capire che, dietro una partecipata del Comune, ci sono persone, famiglie, servizi alla città.
Gli operai chiedono una cosa semplice: continuità. Continuare il percorso avviato, senza strappi politici che rischiano di rallentare una società che, negli ultimi anni, è tornata a camminare.
Il ringraziamento dei lavoratori Castore a Mallamaci
Giovanni Giordano, RSA Fisascat Cisl e dipendente Castore, parla con toni misurati. Ricorda da dove si è partiti.
“Siamo qui per ringraziare chi ha fatto nascere la società e i vari cda che si sono succeduti. Questo cda, in particolare, ha risolto problemi importanti e dato una spinta forte alle attività”.
Il passaggio di testimone è il nodo centrale:
“Attendiamo il nuovo amministratore con rispetto e con l’augurio che continui il lavoro iniziato. È un momento delicato, l’anno si chiude, e ci sono tante attività che devono partire. Noi ci siamo sempre stati e continueremo a garantire disponibilità. La città ha bisogno di manutenzione e con le forze attuali facciamo fatica a coprire tutto”.
Poi il messaggio finale:
“Ringraziamo Falcomatà per aver avviato la società e l’amministratore uscente per aver risanato e portato avanti il lavoro. Ora speriamo che chi verrà mantenga questa linea”.
“Ha risanato la società”: la voce degli operai
Luigi Dattola è sintetico ma netto:
“Siamo qui per stare vicino al nostro amministratore. Quando è arrivato avevamo dubbi, perché la società aveva tanti problemi. Ma con lui e il direttore Lacava è cambiato tutto”, racconta.
Il primo dato citato è quello più concreto:
“Non abbiamo più avuto un solo ritardo negli stipendi. Mai. Lui era sul campo alle sei del mattino e usciva la sera. Ha lavorato senza sosta”.
Dattola rivendica anche gli atti che hanno inciso sulla vita dei lavoratori:
“L’anno scorso ha stabilizzato 32 persone. Quest’anno il bilancio segna +350 mila euro. Ha fatto un lavoro enorme. Voglio ringraziare anche tecnici, amministrativi, ingegneri, operai. Un gruppo che ha risposto sempre”.
“Con lui siamo ripartiti”: la posizione della UIL
Bruno Tomaselli, RSA UIL Trasporti, mette da parte ogni valutazione politica.
“Non entro nelle dinamiche politiche. Siamo qui solo per testimoniare vicinanza al cda uscente e all’amministratore delegato”, chiarisce.
Poi ricorda la situazione iniziale:
“Quando è arrivato, la società aveva un bilancio negativo. L’ha azzerato e portato in positivo”.
Tomaselli illustra il lavoro fatto:
“Con lui abbiamo ottenuto 35 passaggi da contratto determinato. Ci sono state nuove assunzioni. Ha dato lavoro e stabilità. Chi verrà dopo troverà una società risanata e non avrà difficoltà nel proseguire”.
Una protesta pacifica, ma dal significato forte
Gli operai non parlano di politica. Parlano di futuro. Temono che una scelta arrivata nelle ultime ore possa frenare un percorso che, finalmente, aveva trovato una direzione chiara. Chiedono solo che la gestione non torni indietro, perché la città ha bisogno dei loro servizi e loro hanno bisogno di stabilità.
Il messaggio da piazza Italia è semplice: Castore deve continuare a crescere. E per farlo servono scelte coerenti, senza scossoni.
